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Insediamenti e architettura in alta Langa. La committenza dei marchesi del Carretto fra medioevo ed età moderna saggi Fig. 8. Il castello di San Marco Argentano (foto V. Bianchi) ginarie (fg. 11). La presenza minorita appa- processo di progressiva penetrazione degli re nuovamente riferibile a un’iniziativa dei ordini mendicanti sostenuta, anche nel Pie- del Carretto, da collocare però, in questo monte meridionale, da Roberto d’Angiò . 41 caso, in anni successivi alla suddivisione A giudicare dalle soluzione adottate (i ro- in terzieri del patrimonio familiare, quan- busti contrafforti del fanco meridionale, la do Cortemilia, dopo essere stata astigiana, conclusione piana della navata sinistra), si tornò nella piena disponibilità dei marche- direbbe che, anche in questo caso, il bacino si, rimanendovi poi sino al 1322 o, in alter- culturale da cui furono attinte le soluzio- nativa, del marchese Manfredo IV Saluzzo, ne costruttive non sia tanto da individuare che nel castello di Cortemilia andò a risie- nei conventi dei Minori di Cuneo (1265), la dere dopo quella data e vi morì nel 1337 . cui fabbrica trecentesca mostra comunque 40 I documenti non aiutano però a precisare le alcune assonanze planimetriche , o dei 42 dinamiche di insediamento e costruzione Predicatori Alba (1292) , quanto piuttosto, 43 del complesso conventuale e dell’annessa come suggeriscono non solo i resti della chiesa dedicata a San Francesco. Quel che chiesa di Santa Maria Maddalena di Che- parrebbe comunque certo, se non altro da rasco (inizio del XIV secolo – fg. 12) , ma 44 un punto di vista architettonico, è come la anche la stessa dedicazione, nell’originario fabbrica possa essere inquadrata entro quel contesto provenzale . 45 54