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saggi Massimiliano Caldera e di cantiere”, condotta su più fronti, esatta- ma artistico ad Alba come a Savona. Non mi mente come osserviamo nel caso dei Poca- soffermo sulla vicenda di Macrino e dei suoi paglia, dei Biasacci e di Baleison, sui quali committenti albesi e casalesi (il vescovo An- scarseggiano i dati d’archivio. drea Novelli, in primis) del resto ampiamente La fortuna della pittura monregalese, come indagata dalle importanti ricerche recenti : 33 si è detto, coinvolge il territorio delle Langhe preferisco cercare di leggere, sul territorio, e risale le valli delle Bormide fno alla Ligu- quali possano essere stati gli altri canali di ria: a Calizzano, Murialdo, Millesimo, Perti aggiornamento e di circolazione culturali, e a Spigno troviamo il Maestro di Roccave- alternativi all’elegante retorica pinturicchie- rano, la cui personalità è stata ricostruita da sca del pittore albese che guarda alla Roma Claudio Bertolotto, partendo dal ciclo nella di Alessandro VI e di Sisto IV. chiesa di San Giovanni a Roccaverano, ai Il ciclo di affreschi della chiesa di San Rocco confni fra Langhe e Monferrato, fra le dio- a Levice, recuperato da un restauro in anni cesi di Alba, Acqui e Savona. Il nome critico vicini a noi e reso noto da Edoardo Villata non deve trarre in inganno: si tratta di un (fg. 7), presenta, a questo proposito, alcuni maestro, attivo nell’ultimo quarto del secolo spunti d’interesse: le coordinate stilistiche di nei feudi dei del Carretto e degli Scarampi, riferimento restano quelle monregalesi del che ha come principale referente stilistico Maestro di Roccaverano e del Maestro di Li- Antonio da Monteregale con aggiornamenti gnera, dove ritroviamo lo stesso gusto fragi- che guardano in direzione dei Biasacci e, in le, facilmente decorativo, ricco di aneddoti ; 34 qualche misura, di Canavesio . Un portato i dipinti, databili al primo decennio del Cin- 31 del Maestro di Roccaverano è il Maestro di quecento (dal 1499 è feudatario Raffaele del Lignera che è operoso negli anni novanta e Carretto), presentano però alcuni aspetti più prende il nome dagli affreschi nella chiesa di moderni: gli elementi “all’antica” del trono San Martino della località omonima, presso della Vergine, il volenteroso tentativo di co- Saliceto: quest’ultimo centro, che grazie alla struire uno spazio prospettico, la semplif- committenza carrettesca ha mantenuto una cazione monumentale delle fgure indicano certa vivacità fgurativa e un ruolo non se- il tentativo di aggiornarsi su modelli diversi condario come cerniera fra Piemonte e Ligu- e apertamente rinascimentali che sembrano ria, pochi anni dopo, conoscerà gli exploits fare riferimento al pavese Lorenzo Fasolo, rinascimentali promossi dal cardinale Carlo un artista che, presente a Savona e a Geno- Domenico del Carretto; troviamo il Maestro va, ha un ruolo importante nella diffusione di Lignera anche nella cappella di Sant’A- verso la Liguria dell’esperienza di Bergo- nastasia a Sale San Giovanni con un piccolo gnone e, soprattutto, di Bernardo Zenale (la ciclo datato 1493, utile per dare un orizzonte via più accessibile per tentare di avvicinarsi cronologico ai dipinti salicetesi . alla “maniera moderna” di Bramante e di 32 Leonardo). È indicativo, in questo senso, il confronto fra le fgure di Levice e le Sante di Il Maestro di Levice e Agostino Bianchetti: un polittico già in San Francesco a Noli (ora aggiornamenti liguri e lombardi nel Seminario di Savona), opera di un se- guace di Fasolo. Il pittore di Levice dovette, La tenace vischiosità alla tradizione tardo- come i suoi predecessori monregalesi, avere gotica dei pittori monregalesi, certo sostenu- una bottega strutturata, in grado di realiz- ta dalla committenza delle comunità locali, zare anche pale d’altare e dovette spostar- sembra muoversi con l’inizio del Cinquecen- si verso la Riviera di Ponente: ce lo dicono to: del resto le innovazioni fgurative, vuoi il polittico di San Giacomo per la chiesa di dalla Lombardia, vuoi dall’Italia centrale, Diano Castello (1514, oggi al Museo Dioce- stavano iniziando a trasformare il panora- sano di Albenga) e un affresco recentemente 21
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