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saggi Massimiliano Caldera confrontano bene con gli stipiti del portale già in palazzo Serralunga o, meglio ancora, con quelli dell’antica cattedrale di Mondovì (che guardano a quelli di Meo del Caprina nel duomo di Torino) . Il confronto con il 37 dipinto di Cissone permette di agganciare all’esiguo catalogo di Bianchetti la bella Ma- donna del latte nella parrocchiale di Muraz- zano, quanto rimane di un più vasto affresco devozionale, poi inserito in un altare seicen- tesco (1500-1510 circa): Elena Ciarli coglie nel segno quando sottolinea l’eccezionalità di queste due opere nel tessuto fgurativo locale, suggerendo un rapporto stilistico con i dipinti di Manfredino e Franceschino Bosilio e di Quirico da Tortona, attivi fra Novi, Tortona e Castelnuovo Scrivia: si indi- ca così quell’importante direttrice culturale che, durante tutto il XV secolo e gli inizi del successivo, lega Milano a Genova. I volumi compatti e conchiusi delle fgure e la dolcez- za (un poco immota e torpida) della Vergine comportano però la ricezione, ancora una volta, di Lorenzo Fasolo, come dimostra il confronto con la Madonna in trono, angeli e committenti di collezione privata, la lunetta con la Madonna di Misericordia della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Pavia o la Na- tività con san Francesco e il beato Ottaviano Fig. 8. Cissone, chiesa della Natività della Vergine; della Pinacoteca di Savona. Ciò sembra con- Agostino Bianchetti, Madonna con il Bambino (Ar- fermare il ruolo avuto dal pittore di Pavia chivio SABAP) nella divulgazione delle esperienze lombar- de (fra Bergognone e Zenale) in questo ter- za francescana ma priva d’informazioni cir- ritorio e, soprattutto, il ruolo di centro-relais costanziate sulla sede d’origine . I prestiti 38 avuto da Genova e Savona. da Fasolo sono patenti in un’altra tavola con Del resto, la reazione all’esperienza fasolia- la Natività che conosco attraverso un’im- na nel Piemonte meridionale è chiaramente magine della Fototeca Zeri, stilisticamente riscontrabile nelle opere del Maestro della e cronologicamente prossima al dipinto di Madonna dell’Olmo, una personalità anco- Alessandria, dove la fgura di san Giuseppe ra anonima attiva intorno al 1500, cui si at- è ricalcata sulla pala di Savona, mentre la f- tribuiscono l’affresco con la Madonna con il gura del pastore barbuto in secondo piano Bambino e i santi Francesco e Bernardo nel trova un evidente riscontro nelle tipologie santuario della Madonna dell’Olmo a Cuneo facciali del pittore pavese (dai progenitori e una pala con la Natività e i santi France- nella Genealogia della Vergine già in San sco, Giovanni Battista e Marco (Alessandria, Giacomo a Savona al san Giovanni Battista Pinacoteca Civica), anch’essa di provenien- nel Compianto di Chiavari) . 39 23
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