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saggi Massimiliano Caldera Fig. 6. Alba, chiesa di San Domenico; santa Caterina (foto M. Caldera) degli Angeli nei dintorni di Alba, da dove luce” francesizzante proposta dal Maestro è giunta attraverso la collezione Bergui- di Cercenasco che, in quegli stessi anni, dal De Giacomi: sembra del tutto ragionevole, Pinerolese si spinge fno a Villanova d’Asti come propone Bruno Ciliento, che si tratti (parrocchiale di San Martino, Madonna con dello stendardo processionale appartenuto il Bambino, angeli e devoti), infeudata dal a una confraternita della consortia presen- 1485 ai marchesi di Saluzzo . 22 te in una chiesa soppressa cittadina (una Un parallelo può forse essere istituito con ragionevole candidata è, ancora una volta, un altro esempio di questa seducente delica- San Domenico) . L’immagine, pur mante- tezza cromatica, collocato all’altra estremità 21 nendo un impianto compositivo tardogoti- delle Langhe: parlo dell’Angelo annunzian- co, presenta alcuni dati già moderni che ne te ritrovato nella pieve di Santa Maria ex- consigliano una datazione sul 1480: penso tra muros a Millesimo, datata da Massimo soprattutto alle due belle fgure di angeli, Bartoletti all’inizio degli anni novanta e let- biondi, elegantemente atteggiati e contrad- ta dallo studioso proprio in rapporto con il distinti da ali luminosamente cangianti; si Maestro di Cercenasco e con quello di Santa può pensare a un rapporto con la “pittura di Vittoria d’Alba . 23 19