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Alcuni appunti per una storia fgurativa ad Alba e nelle Langhe fra la fne del medioevo e l’inizio dell’età moderna saggi Fig. 4. Marsaglia, Municipio (già chiesa della Consolata); Rufno d’Alessandria, Madonna con il Bambino e santi (foto Associazione Culturale San Sebastiano) il verde mela dell’abito di Santa Caterina Magi, nota soltanto da una vecchia foto- è avvicinato al rosa lampone del mantello; grafa, che si trovava a Genova nella col- il grigio argento della pelliccia del Battista lezione Imperiale: l’opera, contraddistinta è affancato a un manto violetto; la tunica da una sottile ricercatezza formale, è stata blu-lapislazzulo di San Pietro s’intravvede a sua volta avvicinata a due importanti di- sotto un delicato e futtuante manto color pinti presenti nel Regno di Napoli, riferiti a senape; le pieghe ansate dei panneggi, che un pittore noto con il nome convenzionale conferiscono alle fgure la consistenza di di Maestro di Antonio e Onofrio Penna: si ondeggianti ectoplasmi, sono illuminate da tratta dell’affresco che orna la tomba dei rifessi resi con grande sottigliezza, quasi da due personaggi nella chiesa di Santa Chiara miniatore. È come se rivivessero, nella serra a Napoli e del polittico di Altomonte, in Ca- preziosa del tardogotico, i Profeti di Matteo labria. Se, come è stato proposto da Miklòs Giovannetti nel palazzo dei Papi o i più so- Boskovits e, con differenti sfumature inter- fsticati esperimenti avignonesi di Simone pretative, da Andrea de Marchi, si tratta Martini. di un’unica personalità, avremmo così un Alle tavole di Incisa Scapaccino è stata av- pittore di notevole caratura che, nei primi vicinata una tavola con l’Adorazione dei decenni del Quattrocento, si muove fra Na- 16
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