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saggi Massimiliano Caldera 12 Per il Maestro di Incisa Scapaccino si veda ros- 17 Per questa campagna decorativa quattrocente- setti brezzi, Nuove indicazioni cit., pp. pp. 14-16; eaD., sca della chiesa di San Domenico si veda: e. ciarli, Tra Piemonte e Liguria cit., pp. 26-27; per il rapporto con Testimonianze fgurative ad Alba e nell’Albese al tempo di l’ambito napoletano: m. boskovits, Il Maestro di Incisa Macrino, in Macrino d’Alba cit., pp. 44-45. Scapaccino e alcuni problemi di pittura tardogotica in Ita- 18 galante garrone, Per il San Domenico di Alba cit., lia, «Paragone», 501 (1991), pp. 35-53; l’ipotesi di a. De p. 26; e. ciarli, Due committenze pittoriche nel Roero del marchi, Andrea de’ Aste e la pittura tra Genova e Napo- Quattrocento e la loro infuenza sulla pittura albese, «Alba li all’inizio del Quattrocento, «Bollettino d’arte», 68-69 Pompeia», n.s., XVIII (1997), pp. 35-38. Un’immagine (1991), pp. 113-130 di far confuire in un unico catalogo a colori dell’affresco, oggi nel sottotetto dell’edifcio, le opere del Maestro d’Incisa Scapaccino e quelle di An- è pubblicata in W. accigliaro, g. boffa, Santuari in drea de’ Aste, è stata più recentemente discussa da g. Diocesi di Alba. Devozione, storia e arte, Bra 2004, tav. VI. zanelli, Genova e l’Acquese: importazione e scambi di cul- 19 Sull’attività di Giorgio Turcotto, anche per il ri- tura fgurativa fra Tardo Medioevo e Rinascimento, in Arte mando alle fonti settecentesche, cfr.: galante garro- e carte nella Diocesi di Acqui, Tortona 2006, pp. 208-212, ne, Per il San Domenico di Alba cit., pp. 25-26; g. roma- in Restauri nella chiesa di Santa Maria della Castagna, a no, Da Giacomo Pitterio ad Antoine de Lonhy, in Primitivi cura di g. zanelli, Genova 2013 e da r. faenza, scheda piemontesi cit., p. 177; ciarli, Due committenze cit., pp. in Arte di corte ad Altomonte. La nuova sezione del Museo 23-31; eaD., Testimonianze fgurative cit., pp. 45-46 (e la Civico di Santa Maria della Consolazione, a cura di f. De scheda relativa all’Abbraccio a p. 54). L’affresco nel chirico, r. a. felice, Soveria Mannellli 2013, pp. 41-44. refettorio dell’abbazia di Staffarda è segnalato da s. 13 g. Della valle, Notizie sugli artefci piemontesi, beltramo (L’abbazia cistercense di Santa Maria di Staffar- a cura di g.c. sciolla, Torino 1990, pp. 49, 116; b. da, Savigliano 2010, p. 88) come opera anonima data- ciliento, La committenza dei vescovi Novelli, in Macrino bile fra XV e XVI secolo. d’Alba, protagonista del Rinascimento piemontese, catalo- 20 Un diretto rifesso dell’attività albese di Turcotto go della mostra (Alba), a cura di g. romano, Saviglia- è stato individuato nel pittore che affresca due Ma- no 2002, p. 138. donne con il Bambino a Monforte (cappella della Casa 14 m. calDera, Appunti per una scheda sulla Crocifs- di Riposo, dall’antica parrocchiale, e cappella delle sione savonese di Donato de’ Bardi, in Per Giovanni Roma- Sette Vie): ciarli, Due committenze cit., pp. 32-34. no. Scritti di amici, a cura di g. agosti, g. DarDanello, 21 b. ciliento, scheda in Macrino d’Alba cit., pp. 70-71. g. galante garrone, Savigliano 2009, p. 39: devo la 22 Sul Maestro di Cercenasco, la cui identifcazione segnalazione del documento ad Angelo Nicolini. Il si deve a g. romano, Il Maestro di Cercenasco, in Per documento milanese su Biagio d’Alessandria e Urba- Maria Cionini Visani. Scritti di amici, Torino 1977, pp. nino da Surso è pubblicato in Annali della fabbrica del 38-40, è ora disponibile una monografa di v. moretti, Duomo di Milano dall’origine fno al presente pubblicati Il Maestro di Cercenasco. Luce e colore in pittura nel Pie- a cura della sua amministrazione, Appendice II, Milano monte nel XV secolo, Torino 2010). 1885, pp. 10-12: la notizia è ripresa da a. bauDi Di ve- 23 M. bartoletti, Appunti sulla situazione fgurativa sme, Schede Vesme. L’arte in Piemonte, IV, Torino 1964- tra Savona, il Finale e l’alta val Bormida nell’età di Ma- 1982, p. 1179. Si vorrebbe anche capire meglio il rap- crino, in Intorno a Macrino d’Alba. Aspetti e problemi di porto che c’è fra il Biagio d’Alessandria intagliatore e il cultura fgurativa del Rinascimento in Piemonte, Atti del Biagio d’Alessandria pittore, operoso per la cattedrale convegno (Alba, 30 novembre 2001), Alba 2002, p. 62. di Acqui fra il 1430 e il 1441 (g. rebora, Il “Maestro” 24 Per un quadro d’insieme sulla situazione monre- Biagio d’Alessandria e la sua attività nel Duomo di Acqui galese (e cebana), dopo le prime aperture di a. grise- tra il 1430 e il 1441, in Arte e carte nella Diocesi di Acqui ri, Jaquerio cit., pp. 96-108; eaD., Itinerario di una Provin- cit., pp. 182-183): non è forse necessario pensare che si cia, Cuneo 1974, pp. 65-82; a. griseri, g. raineri, San tratti della stessa persona ma i Profeti riemersi nella Fiorenzo in Bastia Mondovì, Borgo San Dalmazzo 1975, cappella di San Nicola, eseguiti nel 1438-1439, ci par- sono fondamentali i contributi, in parte già ricorda- lano di un elegante pittore la cui cultura strettamente ti, di g. galante garrone, Il recupero di una Madonna micheliniana trova riscontro nelle statuette sopra gli del Quattrocento, in La Cappella di San Paolo a Mondovì stalli intagliati della collegiata di Chieri, eseguiti dalla Carassone, a cura di g. galante garrone, g. reviglio bottega dei da Surso forse intorno al 1440 (s. piretta, Della veneria, Torino 1986, pp. 17-61; eaD., Ceva e il La famiglia dei da Surso in Piemonte: Alba, Chieri, Asti suo duomo. Nuovi spunti per la ricerca e la tutela, in a. (Ivrea e Biella), in La fede e i mostri. Cori lignei scolpiti in martini, Guida alla visita del Duomo di Ceva, s.l. 1988, Piemonte e Valle d’Aosta (secoli XIV-XVI), a cura di g. pp. 7-11; eaD., Fra Trecento e Quattrocento cit., pp. 30- romano, Torino 2002, pp. 147-157). 38; eaD., Alla ricerca di Rufno cit., pp. 273-300, di E. 15 Sul coro di San Francesco ad Alba si veda, anche rossetti brezzi, Per un’inchiesta sul Quattrocento ligure, per la bibliografa precedente, f. cervini, Arti del legno «Bollettino d’arte», 17 (1983), pp. 3-17; eaD., Tra Pie- e del metallo in terra paleologa, in Macrino d’Alba cit., pp. monte e Liguria cit., pp. 30-38, e di m. bartoletti, Alcu- 78-79, e piretta, La famiglia dei da Surso cit., pp. 94-103. ni episodi pittorici del primo Quattrocento a Mondovì, in 16 r. casciaro, La scultura lignea lombarda del Rina- Jaquerio e le arti del suo tempo, a cura di W. canavesio, scimento, Milano 2000, pp. 16, 246; f. cervini, scheda in Beinasco 2000, pp. 53-68. Su Giovanni Mazzucco si ve- Macrino d’Alba cit., p. 84. dano inoltre i saggi raccolti nel volume Il restauro della 25