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Lo sfruttamento dell’energia idraulica a Demonte SAGGI mulino, macchinari inclusi (COMBA, Il principe, la città, i mulini del Piemonte cit., pp. 172 sgg.; ALLIAUD, DAL mulini cit., pp. 84 sgg). Bisognerebbe inoltre includere VERME, Le spese di gestione cit., pp. 148 sgg. nel conteggio i danni economici subiti dalle finanze si- 96 Era ovviamente compito di chi gestiva l’im- gnorili per il mancato esercizio dei mulini durante i la- pianto occuparsi della manutenzione del canale; gli vori di ricostruzione, i quali talvolta potevano protrarsi statuti di Savigliano prevedono che questa sia tal- per alcuni mesi; in queste circostanze veniva infatti ac- mente accurata «ita quod aqua non verset in aliqua cordato alla popolazione il permesso di andare a maci- via comunis»: Statuti di Savigliano, a cura di I.M. SAC- nare fuori città «donec ficha molendinorum Taurini sit CO, Torino 1932 (BSSS, 125), p. 130, cap. 294, De ripa- facta et quod molandina Taurini molant»: Acque, ruote e giis molendinorum et aliorum manutenendis et similiter mulini cit., II, app. I, p. 231 (28 ottobre 1342). de ponte domini abbatis. 92 ASCDemonte, cat. 5, classe 3, Rendite patrimoniali 97 Gli statuti di Saluzzo cit., p. 58, cap. 214, De mo- 1764-1783, m. 5, fasc. 4, f. 157. Si riportano di seguito tut- lendinariis. te le caratteristiche tecniche stabilite nel 1772 e a cui esse 98 A Moncalieri esistevano, benchè si trattasse di dovevano conformarsi: «Le erche saranno di longhezza mulini natanti, «una grata […] que tendit de una ripa nel vacuo di piedi liprandi 6 e larghezza nel vacuo di ad aliam aque Padi pro dictis molandinis conservan- piedi liprandi 4 a quatro piani con longiesi 4 per parte e dis» e tutta una serie di manufatti minori per la pro- gioghi 4 anche per cadauna parte, oltre 6 gioghi alla me- tezione delle ruote di ogni singolo mulino: cfr. BENE- tà dell’erca. Li boschi de longiesi e gioghi suddetti sa- DETTO, Mulini natanti cit., pp. 76-77, note 50-51. ranno di larghezza once 6, altezza once 4. Le aguccie sa- 99 Statuta civitatis Montisregalis cit., p. 223, cap. 354 ranno bosco di castagn selvatica o rovere e di piantoni. De rastrellis canalibus molandinorum baptenderiorum et Il fondo delle erche sarà di bosco di cipresso sano e ben paratorum tenendis. unito. Si faranno le mortase di longhezza once 3 e lar- 100 Cfr. ALLIAUD, DAL VERME, Le spese di gestione cit., ghezza once 2. Si riempiranno sino alla sommità che pp. 139 sgg. Era richiesta in modo particolare la parteci- siano coperti di boschi di grosse pietre. Prima di metter pazione di manovalanza non specializzata per il taglio le pietre saranno visitate e colaudate per ciò riguarda la del legname e la riedificazione della diga e di carrettieri qualità de boscami et il fondo d’esse. Saranno portate ne per il trasporto dei materiali: nel 1397, per esempio, la sitti che si verranno indicati e in profondità di piedi 1 e royda riguardò cento manovali e «quinquaginta currus», mezzo più o meno secondo la qualità del sitto e giudi- i quali prestarono la loro opera per un giorno: Acque, zio delli esperti che le visiteranno». ruote e mulini cit., II, app. I, p. 325 (7 luglio 1397). 93 ASCDemonte, Pergamene, n. 33 (20 novembre 101 Si conosce, viceversa, per Demonte una roida 1444). Nello stesso anno gli statuti estesero questa annuale che gli abitanti erano tenuti a prestare per il possibilità a tutti gli uomini di Demonte, stabilendo trasporto del sale: ASCDemonte, cat. 5, classe 3, Ren- che «omnes consortes qui viderentur periculum ha- dite patrimoniali 1764-1783, m. 5, f. 496v (1781). bere in eorum possessionibus propter dictam aquam 102 Corpus stautorum comunis Cunei cit., p. 177, cap. teneantur et debeat iuvare et facere auxilium et iu- 377, De ripagiis molandinorum. vamen ad faciendum fortalicium»: Capitula Demontis 103 Capitula Demontis cit., pp. 115-116, cap. 99, De cit., p. 136, cap. 147, De fortaliciis fiendis in possessioni- bealleria ortorum ville veteris et de eius massario. bus propter aquam. 104 Ibid., p. 135, cap. 146, De bealeriis existentibus per 94 Elemento questo menzionato nel conto del alienas possessiones. 1324-1325 per i mulini di Bricherasio: V. CHIARLO- 105 Cfr. sopra, testo corrispondente alla nota 73. NE, I mulini del Piemonte bassomedievale: costruzione, 106 ASCDemonte, Pergamene, n. 58 (20 novembre 1465). funzionamento, manutenzione (secoli XIII-XIV), in Mu- 107 Codex Demontis cit., pp. 198-199 (17 ottobre 1466), lini da grano cit., p. 171; EAD., Iniziativa signorile e in- originale in ASCDemonte, Pergamene, n. 61. cremento del reddito cit., pp. 125-126, nota 24. Nota 108 L’economicità di un tal impianto, che dipende- giustamente l’autrice come difficilmente il termine va in buona misura dall’estrema semplicità del mec- possa derivare, costituendone variante, da ficha; la canismo, è evidente se paragonata al costo per la rea- logica conclusione a cui giunge è che dovrebbe trat- lizzazione di un mulino; a Torino, nei primi decenni tarsi di una apposito canale – testimoniato per la del Trecento erano necessarie circa 30 lire in moneta realtà milanese (CHIAPPA MAURI, I mulini ad acqua debole di Vienne per la realizzazione di un impianto nel Milanese cit., p. 162) – deputato allo smaltimento molitorio – e il costo crebbe tendenzialmente negli an- delle acque. ni successivi – (COMBA, Il principe, la città, i mulini cit., 95 Compare indicata con questo termine nei Capitu- pp. 85 sgg.), mentre ancora nel 1335-1336 per il rifaci- la Demontis cit., p. 151, cap. 189, De lignamine exclusa- mento di due battitori incendiati in un’azione di guer- rum non capiendo. Per maggiori approfondimenti sulle ra si spesero solo 22 lire: Acque, ruote e mulini cit., II, modalità con cui erano realizzate le chiuse e sul loro app. VI, p. 284 (2 ottobre 1335-2 ottobre 1336). Non è funzionamento si rimanda ai lavori di CHIARLONE, I invece possibile produrre dati circa il reddito che i di- 58
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