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SAGGI Enrico Lusso Castello e mura urbane di Demonte, in Atlante castellano. 79 ASCDemonte, Pergamene, n. 12 (30 novembre Strutture fortificate della provincia di Cuneo, a cura di M. 1376). VIGLINO, A. BRUNO jr., E. LUSSO, G.G. MASSARA, F. NO- 80 Codex Demontis cit., p. 42 (2 maggio 1377), ori- VELLI, Torino 2010, pp. 35-36. ginale in ASCDemonte, Pergamene, n. 11. 70 Cfr., nuovamente, il contributo di BONARDI, Il 81 Cfr. oltre nota 129 e testo corrispondente. disegno del borgo cit., pp. 61 sgg. 82 ASCDemonte, Pergamene, n. 28 (12 settembre 71 Se si eccettua la notizia, peraltro poco significa- 1440). Il documento riporta i pareri di due estimatori tiva, di come i mugnai e i fornai demontesi, in virtù comunali circa la possibilità di costruire, per l’irri- del proprio mestiere, fossero esentati dal prestare gazione di un campo, «bealeriam unam penitus neces- servizio nell’esercito: Codex Demontis cit., p. 9 (6 set- saria pro conducendo et labi facendo ad flumen Canti tembre 1305); originale in Archivio Storico del Co- inferius aquam fontis ville Demontis ex beale molandi- mune (di seguito ASC) Demonte, Pergamene, n. 1. norum domini Demontis, aque Canti procedentis». 72 Si rimanda nuovamente a RISTORTO, op. cit., pp. 83 Theatrum statuum regiae celsitudinis Sabaudiae 31 sgg. La valle Stura cadde sotto il loro dominio pri- ducis, II, Amsterdam 1682, tav. 45 (1666). ma del 14 maggio del 1347, data in cui fu registrato un 84 La fabbrica del nuovo castello “nuovo” – un ca- documento con il quale si tentò di risolvere alcune strum vetus preesisteva sul rilievo che avrebbe poi controversie sorte con il comune: ASCDemonte, Per- ospitato il seicentesco forte della Maddalena, ma fu gamene, n. 4 (28 ottobre 1347). Dopo una serie di vi- probabilmente abbandono all’indomani del passag- cende, nel 1355 Giovanna I recuperava il luogo: Codex gio di Demonte sotto il controllo della famiglia Bolle- Demontis cit., pp. 17-21 (20 dicembre 1355, 3 e 26 mar- ris nel 1273 (BONARDI, Il disegno del borgo cit., p. 61, zo 1356). nota 69) –, che venne a occupare il rilievo a nord- 73 Il testo a cui si fa qui riferimento è quello del ovest dell’abitato, parrebbe da collocarsi nei decenni documento conservato presso l’ASCDemonte, Per- finali del XIII secolo. Esso sembra in effetti interessa- gamene, n. 8 (3 agosto 1364); la versione pubblicata to da lavori di una certa consistenza nel 1377, anno in nel Codex Demontis cit., p. 29, presenta infatti errori di cui, rinnovandosi i patti e le convenzioni tra i Bolleris trascrizione così grossolani da far perdere qualunque e gli homines del luogo, fu stabilito che questi doves- significato alla notizia. La pubblicazione riporta in- sero, per i due anni successivi, prestare la propria fatti le diciture bacium e Quarti al posto di quelle, ri- opera alla fabbrica: Codex Demontis, p. 42 (2 maggio spettivamente, di barrium e Quanti. 1377). In generale, sul tema, cfr. LUSSO, Castello e mura 74 Originale presso ASTo, Corte, Biblioteca antica, urbane cit., pp. 35-36. Architettura militare, V, f. 181. Il disegno è pubblicato 85 Così chiamato perchè costruito nel 1515 in oc- nel volume M. VIGLINO, Fortezze sulle Alpi. Difese dei casione del passaggio del re di Francia Francesco I Savoia nella valle Stura di Demonte, Cuneo 1989, p. 153. (Cfr. RISTORTO, op. cit., p. 81) 75 Cfr. oltre nota 136 e testo corrispondente. 86 Cfr. sopra, nota 5. 76 Codex Demontis cit., pp. 33 sgg. (7 e 12 settem- 87 ASCDemonte, cat. 5, classe 5, fasc. 2, Compendio bre 1373). catastari, I, subfasc. 1, f. 374. 77 Non è mio interesse delineare qui compiutamen- 88 Una struttura di questo genere esisteva Torino, te le vicende che toccarono il borgo di Demonte; si ri- ben documentata per i secoli XIV-XV, ma risalente al manda perciò al citato lavoro di RISTORTO, op. cit., pp. 1290: ALLIAUD, DAL VERME, Le spese di gestione cit., p. 27 sgg. Riassumendo, nel 1268 il marchese di Saluzzo 136. Analoghe testimonianze si hanno per Moncalieri, dovette temporaneamente rinunciare alle proprie ra- dove per il miglior funzionamento dei mulini natanti gioni sulla valle – Il regesto dei marchesi di Saluzzo cit., sul Po furono costruite, nei primi decenni del XIV se- pp. 135-136, doc. 498 (aprile 1268) –, che recuperò po- colo, addirittura due fiche – S.A. BENEDETTO, Mulini na- chi anni dopo, nel 1275: ibid., app., pp. 410-412, doc. 86 tanti nel Piemonte medievale, in Mulini da grano cit., pp. (9,10 e 20 novembre 1975); 412-413, doc. 87 (10 no- 77 sgg. – e Collegno, la cui prima menzione nel 1316 vembre 1275); 414-415, doc. 89 (17 novembre 1275); coincide con i lavori per una sua ricostruzione: ARIA- 415-416 (20 novembre 1275). La situazione era comun- NO, op. cit., p. 115 e nota 87. que tutt’altro che stabile: per evitare di perdere com- 89 Cfr. ALLIAUD, DAL VERME, Le spese di gestione cit. pletamente il controllo del luogo, il marchese si vide pp. 139 sgg. costretto nel 1281 a investirne il comune di Cuneo: i- 90 Ibid., pp. 139-142. bid., p. 149, doc. 572 (7 luglio 1281). Infine, nel 1305 91 È noto che la ricostruzione della diga torinese, Demonte cadde definitivamente in mano agli Angiò – completamente distrutta da un’inondazione alla fine Codex Demontis cit., p. 9 (6 settembre 1305), originale in del 1342, venne a costare 376 lire viennesi. L’onerosità ASCDemonte, Pergamene, n. 1 –, i quali la unirono alla della spesa risulta evidente quando si consideri che, siniscalchia di Forcalquier. pressappoco nello stesso periodo, era necessario meno 78 Cfr. sopra, nota 76. di un decimo – circa 35 lire – per l’edificazione di un 57
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