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Un episodio di pittura monregalese nella Fossano del Quattrocento approfonDimenti primogenito e mancando la linea mascolina Nel 2008, a seguito di un sopralluogo con- al primogenito della linea feminina» . Che testuale ad alcuni lavori di manutenzione 21 il cascinale facesse parte della dote legata strutturale dell’edifcio e di consolidamen- alla cappella è confermato nell’intestazione to del tetto, sono stati scoperti sulla parete del documento in esame: in essa si approva interna dell’abside, scialbata con diverse infatti l’autorizzazione a «sopradotare il be- stesure successive di sottili strati di pittu- nefcio erretto alla capella di S.ta Maria det- ra a calce, tracce di affreschi piuttosto ben ta di Pensolato la dote del quale consiste in conservati. I saggi di verifca effettuati dai una cassina esistente nelle fni di questa cit- restauratori hanno portato in luce un delica- tà» . Contestualmente alla concessione del to busto di San Sebastiano martirizzato, nel- 22 benefcio si procede a una dettagliata visita la metà sinistra della curvatura absidale, e, della cascina e della cappella, nel corso della sullo stesso lato, in prossimità dell’innesto quale gli edifci vengono descritti ambiente del catino con il muro di fondo settecente- per ambiente segnalando le riparazioni da sco, parte di una testa ritratta di tre quarti apportare; a tale fne i visitatori vengono con un copricapo rosso cupo (fg. 3). Le 29 accompagnati da Filippo Robella, «capo ma- porzioni scoperte non sono le uniche testi- stro da muro della presente città [di Fossa- monianze superstiti dell’antica decorazione no]», di modo che egli possa immediatamen- dell’abside: dallo scialbo traspaiono infatti te riconoscere e indicare dove sia necessario altri dettagli ancora nascosti, come gli ele- effettuare i lavori . A queste date la cappella ganti lineamenti di un volto barbato rivolto 23 era in uno stato di conservazione piuttosto verso sinistra e tracce policrome – che, allo buono: Robella indica necessarie soltanto al- stato attuale del descialbo, risultano di diff- cune piccole riparazioni intorno all’altare e cile interpretazione – nei punti in cui il fne all’esterno della parete nord a circa un piede strato di calce si presenta consunto o è stato d’altezza da terra (circa 30 cm) . L’estensio- parzialmente rimosso. 24 ne del benefcio non era mutata dall’ultima Il peculiare trattamento dei volti emersi visita: nel documento si specifca che «la dai saggi dimostra e conferma l’infuenza regione detta di Pensolato, [è] composta di monregalese sulla pittura fossanese di metà giornate settanta sei circa tra campi, prato, et Quattrocento; pur nell’esiguità del fram- altano con suo casiamento per uso del mas- mento in esame, il San Sebastiano (fg. 4), saro», ossia dei circa 19 ettari già registrati con le sue grandi iridi racchiuse negli occhi nel 1666 e della cascina, «et che li detti beni femmatici e la appena accennata barbetta non sono soggieti al pagam[ento] de carichi bifda, dialoga armoniosamente con le ope- pubblici, et frutteranno annualm[ente] fatta re di Antonio da Monteregale, al cui corpus una commune di un anno sovra l’altro lire si potrebbe agevolmente accostare. In parti- mille duecento circa di parte dominicale» . colare, il riferimento al pittore monregalese 25 Tra la fne del Settecento e gli inizi dell’Otto- si fa preciso ed eloquente nel raffronto con i cento la cappella rientra fra i beni gestiti dal santi del frammentario polittico conservato parroco di Sant’Antonio Baligio ; successi- nel Museo Civico di Torino e databile alla 26 vamente, a cavallo dei due secoli successivi, metà degli anni quaranta del Quattrocento verrà cogestita dai parroci di Sant’Antonio (fg. 5) : il San Sebastiano fossanese trova 30 Baligio e dal rettore di San Martino, altra precisi riscontri nel suo omologo su tavola, frazione del comune di Fossano situata poco dal naso afflato, gli occhi grandi e pacati e lontano . In quegli anni è ben conservata, la barba rada e chiara divisa sul mento, e 27 sebbene si lamentino alcuni danni dovuti nella Caterina alla sua sinistra, conferman- all’umidità, ma se ne ha una certa cura, tan- do il classico dialetto icastico e immediato to che agli inizi del Novecento si provvede a di un autore che fu in grado di infuenzare ripararne il tetto . profondamente il panorama pittorico coevo 28 74