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approfonDimenti Viviana Moretti Fig. 2. Fossano, cappella di Santa Maria del Pensolato; interno (fotoV. Moretti) gistra infatti che in quegli anni faceva parte La visita del 1666 è piuttosto specifca sulla del benefcio concesso nel 1721 a Corderio sua localizzazione geografca: la ricorda in da Mondovì, abate commendatario della «fnibus civitatis Parochia S. Iuvenalis», nel- precettoria di Sant’Antonio di Vienne della la regione già all’epoca nota sotto il nome di città di Fossano . Sanctus Antonius de Balisio, «in fnibus Fos- 17 Uno strumento utile per tracciare la storia sani», nei pressi degli allora confni cittadini della cappella è costituito proprio dalle vi- in direzione sud-ovest. Nelle immediate vi- site pastorali, dalle quali si evince che l’at- cinanze dell’edifcio viene segnalata, inoltre, tenzione nei suoi confronti non fu sempre la presenza di una cascina, alla quale erano assidua, sebbene vi si offciasse con una coerenti 75 iugeri (circa 19 ettari) di terreno certa regolarità, e che spesso mancava degli situato nei dintorni che provvedevano alla arredi liturgici. La prima, risalente al 1583, dote della cappella. La cascina, ancora esi- chiede che venga provvista di tutti i para- stente , è descritta all’interno di un fascico- 20 menti sacri necessari all’altare, oltre che di lo che documenta la concessione, avvenuta cartegloria e di una pietra sacra della giusta nel 1748, del benefcio del Pensolato al con- misura , e quella successiva, del 1666, dà te Lovera, che si specifca essere «controlo- 18 conto di un edifcio poco curato, sporco, i re generale di sua Maestà», «in perpetuo à cui arredi sacri erano mal conservati . lui, e suoi fglioli maschi di primogenito in 19 73
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