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saggi Massimiliano Caldera Fig. 1. Cortemilia, chiesa di San Francesco; santi (foto G. Destefanis) ciclo di affreschi della cappella del castello territorio, attentamente studiato da Bruno di Saliceto, uno dei principali possedimenti Ciliento nel catalogo della mostra Tesori d’oltregiogo dei marchesi del Finale: si tratta dal Marchesato paleologo: il pezzo, ornato da di un dato in qualche misura atteso perché smalti traslucidi, sembra ricollegabile all’at- i del Carretto sono, dal punto di vista cultu- tività degli oraf senesi dell’ultimo Trecento. rale, nell’orbita genovese (e, verosimilmen- È però diffcile oggi precisare in quali circo- te, savonese); del resto i dipinti sono stati ri- stanze l’opera sia arrivata nella chiesa . 8 feriti in via ipotetica al forentino Francesco I rapporti con l’area ligure non spiegano di Michele che abbandona un lavoro nella però completamente il panorama della pit- cattedrale di Savona ed è sostituito nel 1392 tura locale che, sempre lungo la seconda proprio da Taddeo di Bartolo: la buona pro- metà del XIV secolo, si mostra disponibile posta sembra avvalorata dalle belle teste ad accogliere le coeve esperienze lombarde, femminili a monocromo che si affacciano da apparentemente senza mediazioni: i restau- due fnestrelle “spaziose”, impreziosite da ri condotti a partire dagli anni settanta del trafori, dove la chiarezza della scansione tri- Novecento nella chiesa di San Domenico dimensionale e la delicata eleganza dei volti (fg. 3) hanno rivelato una successione di sembrano fare riferimento a Nardo di Cione fasi decorative che si scalano lungo tutto il o, più indietro nel tempo, a Taddeo Gaddi . secolo e giungono fno alla fne di quello 7 Le città costiere giocano quindi per le Lan- successivo: poco dopo la metà del Trecen- ghe il ruolo di centri-relais in grado di tra- to le Storie di sant’Antonio abate nell’absi- smettere e di elaborare esperienze fgura- de sinistra rifettono una cultura fgurativa tive lontane, garantendone la diffusione in che guarda al giottismo milanese, riletto alla un territorio vasto e, per quanto possiamo luce delle più recenti accentuazioni espres- leggere oggi, composito. All’area toscana sive e drammatiche del Maestro di Monti- fa riferimento la croce-reliquario di Soma- glio (operoso tanto nel Monferrato quanto no, un unicum dell’orefceria medievale del nel Vercellese e in Val d’Aosta) . 9 13