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Alcuni appunti per una storia fgurativa ad Alba e nelle Langhe fra la fne del medioevo e l’inizio dell’età moderna saggi recenti si è assistito a un consistente sviluppo San Giovanni, l’altra nella collezione degli della storiografa artistica che ha saputo in- eredi Bergui-De Giacomi (non la si è più dagare, con capillare attenzione e strumenti vista dalla mostra Gotico e Rinascimento in metodologici raffnati, la cultura fgurativa Piemonte, 1938) (fg. 2) che potrebbe prove- di Alba e del suo territorio: penso in modo nire dall’altra chiesa mendicante, quella di particolare alle indagini di Giovanna Galan- San Domenico. Insieme con la Madonna già te Garrone, Elena Rossetti Brezzi, Bruno Ci- presso i Domenicani di Rivoli (oggi alla Gal- liento, Giovanni Donato, Massimo Bartoletti, leria Sabauda) e con quella oggi in San Mat- Arianna Semenzato, Francesca Quasimodo, teo a Tortona, le due tavole sono le princi- Edoardo Villata, Fulvio Cervini, Elena Ciarli, pali teste di ponte nell’oltregiogo dell’artista alle importanti mostre e ai convegni organiz- emiliano, operoso a Genova fra il settimo e zati dalla Fondazione Ferrero in collaborazio- il nono decennio del Trecento, dove segnerà ne con le Soprintendenze piemontesi e con la in modo profondo e duraturo il panorama Società per gli Studi Storici, Archeologici ed pittorico ligure ; a queste Madonne barna- 3 Artistici della Provincia di Cuneo, all’attività biane in area piemontese, databili alla fne di schedatura e di ricerca portata avanti dalle degli anni settanta, si deve aggiungere forse Soprintendenze e dagli uffci diocesani per i una terza, più antica (oggi a Palazzo Ma- beni culturali. Tenendo dunque presente le dama) che potrebbe avere un’origine mon- ultime indagini si è scelto, in questa sede, di regalese, come lascia pensare un piccolo approfondire, con uno sguardo privilegiato gruppo di tavole e di affreschi direttamente sulla pittura, alcuni momenti della vicenda infuenzati da questo modello . 4 artistica locale che possono essere signifca- La presenza albese di Barnaba può aiutarci tivi come casi di studio e, in qualche misu- a comprendere il trittichetto di Pietro Gallo, ra, esemplari, rinunciando ad affrontare una l’unica opera nota di questo pittore docu- trattazione sistematica. mentato a Genova fra il 1385 e il 1398, quan- do si deve discolpare dall’accusa di omicidio mossagli dal più prestigioso artista presente Il Trecento a Genova in quel momento, il senese Tad- deo di Bartolo. Il dipinto (anch’esso oggi a Tra le più antiche testimonianze della pit- Palazzo Madama) ha come principale refe- tura nelle Langhe va menzionato il fram- rente stilistico proprio il pittore emiliano, mento con fgure di santi nella chiesa di San da cui mutua l’impaginazione compositiva, Francesco a Cortemilia, databili intorno agli la compassata severità delle fgure, la ric- anni trenta del XIV secolo (fg. 1), cronolo- chezza decorativa e forse l’architettura della gicamente e stilisticamente vicini a quelli di cornice . Del resto l’onda lunga di Barnaba 5 Santa Maria delle Vigne a Mondovì Caras- coinvolge altri artisti piemontesi da Rufno sone, a quello del convento di Santo Stefano d’Alessandria, attivo fra il Monregalese e a Millesimo, fondato e protetto dai del Car- le Langhe, al chierese Guglielmetto Fantini retto e ai frammenti trovati nel chiostro del che siamo abituati a vedere come un fervi- convento domenicano di Alba : si delinea do supporter jaqueriano (o addirittura come 2 così una sostanziale omogeneità culturale, un rogeriano della prima ora) ma che in re- lungo le vie di transito che legano il territo- altà affonda le proprie radici proprio nelle rio albese alla costa ligure, destinata a essere esperienze floliguri dell’ultimo Trecento (lo una costante fno ai primi decenni del XVI indica in modo particolare la Crocifssione secolo, come si è detto poc’anzi. dell’ospedale di Moncalieri) . 6 Ben due erano le Madonne con il Bambino Una conferma in questo senso ci arriva di Barnaba da Modena ad Alba, una (1377) dall’altra importante testimonianza fgura- già nella chiesa di San Francesco, oggi in tiva presente in questi anni nel territorio, il 12
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