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PROSPETTIVE Lorenzo Longo goria religiosa cedeva il passo alla volon- piano fuori terra, arretrando quindi il suo tà ordinatrice dello spazio e alla necessità affaccio su strada di una campata. di collegamento organico tra i settori cir- Analogamente, sul lato occidentale, fu chiu- costanti. La simmetria dell’impianto cruci- sa la prima apertura del loggiato al primo forme generava così un sistema geometri- piano. A memoria di questa fase costruttiva, co cartesiano che diviene il “meccanismo” si decorerà uno dei due camini, riportando ordinatore interno al giardino, creando un il nome del proprietario (oggi non più deci- reciproco equilibrio di giustapposizione tra frabile) e la data dell’intervento. Osservan- le differenti parti ed elementi che lo com- do inoltre la configurazione geometrica de- ponevano. gli intradossi delle volte del portico, si può Nel corso del cantiere barocco, la manica a constatare come vi siano differenti modelli est (ipotizzata in precedenza come destina- geometrici. Il portico seicentesco ha diret- ta al ricovero di animali, fienile e deposito) trice longitudinale semiellittica e intrados- restò in sostanza invariata come funzioni e so privo di nervature, mentre le volte delle dimensioni. Solo nel tardo Settecento, con singole campate del portico meridionale ri- la realizzazione della nuova manica meri- sultano separate le une dalle altre da un dionale prospiciente la via, si elimineranno sottarco. La differente configurazione for- tre campate della sua struttura per realiz- male e geometrica può avvalorare quindi zare un portico, cui si aggiunse un ulteriore un diverso periodo di costruzione. 89
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