Page 93 - 07_IV_2013
        P. 93
     
       	               PROSPETTIVE                                                                                                                                                         Lorenzo Longo               Questi interrogativi hanno trovato, se non ri-  È, infatti, ovvio che nella fase di invenzione               sposte definitive, almeno ipotesi supportate    di un edificio, esso fosse in genere concepi-               da documenti, che hanno consentito di com-      to in una unitarietà di rapporti tra spazio e               prendere i risultati più vistosi degli interven-  struttura,  tra  forma  dell’architettura  e  for-               ti, riconducibili con certezza al XVII secolo.   ma del suo spazio, tra luminosità e croma-               La ricostruzione grafica della nuova facciata   tismo.  Analogamente,  nella  fase  di  realiz-               accentua la singolarità del motivo geometri-    zazione, la tipologia strutturale (e con essa               co della decorazione e delle scelte composi-    la scelta dei materiali), la forma, la “pelle”               tive  “all’antica”,  in  parziale  controtendenza   architettonica, gli stessi elementi decorativi               rispetto al periodo in cui sono state realizza-  risultano connessi in una unitarietà di pro-               te.  In  ambito  subalpino,  nel  corso  del  XVII   porzioni e di rapporti.               secolo, non si riscontrano modelli analoghi.    Questo  lavoro,  che  non  ha  certamente  la               La  forma  quadrata  esatta,  la  ricerca  della   pretesa di essere esaustivo (e che si comple-               simmetria  nelle  aperture  ed  il  motivo  geo-  terà  prossimamente  con  l’analisi  degli  ap-               metrico a imitazione delle bugne a diamante     parati  decorativi  interni),  ha  comunque               sono probabilmente un’eco di usi provenien-     tentato  di  offrire  un  contributo  alla  cono-               ti da altre aree geografiche, quali, per esem-  scenza di questa architettura sinora misco-               pio, il Veneto e in particolare Venezia. Mo-    nosciuta e potrà essere uno strumento utile               delli, forme e proporzioni che il committente   per  ulteriori  approfondimenti  e  riflessioni               Giovanni  Giacomo  Piscina  ha  forse  avuto    riguardo questo argomento.               modo di osservare direttamente in occasione               del suo viaggio come ambasciatore nel 1613      (Continua)               e del soggiorno sulla Laguna nel 1623 .                                                   70               Ricostruire  e  raccontare  le  origini,  il  succe-               dersi degli eventi, dei progetti e degli inter-  APPENDICE I               venti ha consentito di verificare e descrivere   Un rolabasso come termine post quem per la               l’identità della parte più antica dell’edificio,   datazione del pozzo del complesso               che pur non presentando elementi di parti-               colare rilievo né novità nelle soluzioni com-   In seguito a cause del tutto fortuite, duran-               positive  è  ancora  riconoscibile  nell’articola-  te il cantiere di restauro dell’edificio, è stato               zione  unitaria  delle  parti,  degli  elementi  e   rinvenuto un  pozzo  freatico. Si  era  ipotiz-               della sua relazione con il contesto. Senza la   zata una sua presenza per l’approvvigiona-               ricerca  e  l’interpretazione  dei  documenti,   mento idrico del complesso, ma questa era               non si sarebbero però potute ricomporre la      stata immaginata nel cortile sul retro dell’e-               facies  originaria  dell’edificio  e  le  sue  tra-  dificio principale. Fattori geologici impedi-               sformazioni nell’arco di circa sei secoli, rico-  vano  però  quella  posizione.  A  meno  di  2               noscerne e collegarne i segni e i frammenti     metri sotto il piano di campagna, è già pre-               sopravvissuti  alle  stratificazioni  e  ai  cam-  sente una formazione rocciosa e ciò avrebbe               biamenti di destinazione d’uso, le relazioni    impedito il raggiungimento della falda frea-               tra le parti e i diversi elementi, riscoprendo-  tica. Ma a 20 metri circa da questa posizione,               ne i contenuti e i significati originari.       lungo  la  platea  medievale,  il  massiccio  roc-               Quella proposta, dunque, è stata un’opera-      cioso sprofonda a una quota di circa 40 me-               zione di lettura, orientata verso una cono-     tri ,  permettendo  così  il  raggiungimento                                                                  71               scenza  critica  del  complesso  di  edifici  che   della falda, che si colloca a una quota di 12               oggi  compongono  la  proprietà,  accompa-      metri circa sotto il piano di campagna.               gnata  da  una  valutazione  degli  aspetti  di-  Sono convinto del fatto che pozzi e cister-               mensionali  e  formali  nel  corretto  quadro   ne,  proprio  per  aver  avuto  maggiore  rile-               storico di produzione.                          vanza  con  la  vita quotidiana  degli  uomini                                                           91
       
       
     
