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Lo sfruttamento dell’energia idraulica a Demonte SAGGI martineta auri et argenti», i soli che doves- eiudicium afferi non possit» e la stessa pre- sero spettare al signore; tutti gli altri ingenia, cauzione doveva essere usata ogni qualvolta «tam presentialiter constructa, quam con- i paesani avessero ritenuto opportuno ser- struenda» dovevano viceversa considerarsi virsi dell’acqua per scopi agricoli . 118 di proprietà del comune, che poteva utiliz- Venivano così infine formalizzate, con più zarli senza corrispondere alcun indennizzo. di un secolo di ritardo rispetto alle realtà a- Esso inoltre ottenne la facoltà di gestire «u- nalizzate in precedenza, le “regole del gio- num molendinum» e, per di più, se questo co” tra le parti. Se le cause che determinaro- si fosse rivelato insufficiente a soddisfare le no questa situazione sono probabilmente da esigenze della comunità, era concesso «ipsi ricercare nell’instabile situazione politica che hominibus ire alibi pro molendo» . si era venuta a creare nel corso del XIII seco- 116 L’accettazione di simili condizioni avrebbe lo, la quale rimandò nel tempo una tale esi- sicuramente prodotto una notevole riduzio- genza, le pesanti conseguenze non tardarono ne degli introiti sino a quel momento perce- a farsi sentire, manifestandosi nella cristalliz- piti dai Bolleris. Non stupisce perciò che zazione di un sistema che, organizzatosi tar- Giovanni Ludovico, divenuto nel frattempo divamente, sostanzialmente non mutò più. maggiorenne, mai abbia ratificato la decisio- Sono però necessarie altre considerazioni, ne e che si dovette attendere ancora quat- soprattutto quando le informazioni stesse 117 tro anni prima di giungere a una parziale ri- contenute nel documento in esame necessi- composizione della controversia. Nel 1474 il tano di un ulteriore approfondimento. comune fu infine costretto a recedere da al- Sarebbe innanzitutto da escludere, eccezion cune sue posizioni, ma ottenne di poter ge- fatta per la segheria comunale, l’esistenza stire, oltre alla «retiam seu cerram quae in nel 1474 di qualsiasi manifattura; le mole praesentis est constructa […], aliam cerram ferreriorum ricordate dagli statuti non e- 119 seu plures […] in eadem riparia seu bealeria rano perciò mosse dall’energia fornita dalla et in flumine Sturie» e uno o più martinetti bealera, ma ancora attivate manualmen- per la lavorazione del ferro. Allo stesso mo- te , e la fussina ricordata nel catasto cin- 120 do, Giovanni Ludovico si riservava il diritto quecentesco non ancora realizzata . 121 di costruire «molendinum, paratorium et In secondo luogo potrebbe destare stupore baptitorim», oltre ai tre che già possedeva, la menzione a martinetti per metalli, ma non «et martinetum unum ac plura pro mena si deve dimenticare, a prescindere dal fatto ferri et quacumque alia ac cuiscumque alte- che essi siano stati realizzati (e c’è di che du- rius metalli […] et ad purgandum aurum e- bitarne), l’esistenza nell’alta valle di miniere tiam et argentum». Egli poteva inoltre ser- da cui si estraeva argento, oggi ancora ri- virsi per vent’anni degli opifici comunali, ma cordate dal toponimo Argentera, note quan- solo per un periodo di tempo che comples- to meno dal XII secolo. Il loro sfruttamento sivamente non risultasse superiore ai dieci era nel 1197 gestito direttamente dal mar- giorni annui. La popolazione era tenuta a chese di Saluzzo , ma l’assenza di succes- 122 «molere et pannos purgare aut canapam a- sive menzioni nella documentazione angio- daptare» solo presso gli ingenia signorili, ma ina lascerebbe supporre che nella loro colti- era permesso recarsi a svolgere altrove que- vazione fossero subentrati nobili locali , 123 ste attività nel caso in cui, causa lavori di forse gli stessi Bolleris. Rimane viceversa o- manutenzione delle strutture, ciò non fosse scuro a che tipo di lavorazione sarebbero sta- possibile a Demonte. Si specificò infine che ti sottoposti i metalli: non si tratterebbe infat- entrambe le parti in causa «taliter construant ti di trafilatoi, sebbene fossero manifatture seu construi faciant ingenia et artificia de già note in quel periodo , quanto, piuttosto, 124 quibus super ipsa bealeria seu riparia ita per via dello stesso termine usato a designare quod ingeniis et artificiis alterius partis pra- gli impianti, di laminatoi. È ovvio che il fine 40 42