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SAGGI Enrico Lusso num vel aliud suum ingenium, alia molen- vanni Ludovico, minorenne, e la comunità, dina seu ingenia non amittant molere seu la quale rivendicava, oltre alla possibilità di quicumque operis facere» . Una precauzio- redigere nuovi capitoli per gli statuti, una 97 ne ricordata negli statuti di Mondovì, ma maggior libertà nell’uso delle acque del che doveva essere piuttosto diffusa , pre- Kant ; la lite, dopo un anno di trattative, si 98 106 vedeva poi che ogni mugnaio, onde evitare i concluse infine favorevolmente per la popo- danni che materiali trasportati dalla corrente lazione, con l’acquisizione di una «rezia sive avrebbero potuto arrecare alle pale della ruo- serra», cioè una segheria, collocata nei pressi ta, «debeat continue tenere et habere in prin- del torrente, «cum omnibus iuribus et perti- cipio canalis seu brogli unum rastrellum» , nentiis suis» precedentemente spettanti al si- 99 una sorta di griglia probabilmente realizza- gnore . Questo tipo di compromesso era 107 ta con rami o canne. piuttosto frequente: le spese necessarie per Non sono però pervenute sufficienti infor- installare una manifattura non erano molto mazioni per poter ipotizzare alcunché né elevate, ma, di contro, le attività non produ- sull’obbligo per la popolazione, attestato vi- cevano redditi apprezzabili e veniva così 108 ceversa a Torino , di prestare la propria spesso concesso a un privato o un ente di 100 manodopera in royde , per accellerare, quan- poterne edificare e servirsene senza corri- 101 do necessario, i lavori manutenzione straor- spondere tasse . 109 dinaria, né circa il coinvolgimento dei mu- La scelta comunale di dotarsi di una seghe- gnai locali negli ordinari laboreria volti a ria, uno dei più antichi ingenia messi a pun- preservare l’integrità dei canali. Mentre a to , rispondeva poi, probabilmente, alla vo- 110 Cuneo tutti coloro che gestivano impianti lontà di lavorare sul luogo il legname da lungo la bealera dei mulini erano tenuti a costruzione la cui esportazione, in seguito mantenere costantemente «rippagium et be- alle scelte economiche nettamente autarchi- aleriam sui molandini vel hedificii usque ad che imposte dai Bolleris, era vietata . È in- 111 aliud molandinum vel hedificium quod su- fatti da prendere in seria considerazione an- pra suum est» , per il comune alpino sono che per Demonte l’ipotesi di una massiccia 102 note solo prescrizioni rivolte essenzialmen- ripresa edilizia , testimoniata in quegli an- 112 te agli usufruttuari delle rogge irrigue, le ni fin nei centri montani minori, diretta con- quali imponevano di «facere bonos pontes seguenza di un nuovo aumento demografi- super bealleriam quam faciet trasversum a- co e, localmente, di un periodo di pace e 113 liquam viam» e di «curare et curatam te- benessere . 103 114 nere dicta bealleria» in modo che chiunque Il successo ottenuto dalle autorità comunali ne avesse necessità per le proprie coltivazio- nel 1466 non può comunque che essere con- ni, potesse usufruire di una sufficiente quan- siderato modesto, ma fu sufficiente ad ali- tità d’acqua . Non può così che trattarsi di mentarne l’intraprendenza. Nel 1470, cercan- 104 un’ulteriore conferma della rigidità con cui i do di approfittare della favorevole situazio- Bolleris gestissero gli ingenia sottoposti al- ne politica – Giovanni Ludovico era ancora 105 la propria giurisdizione e di come essi vie- sotto tutela –, esse prevaricarono l’autori- 115 tassero alla comunità qualunque forma di tà signorile e ricorsero direttamente al con- ingerenza. siglio regio di Provenza, ottenendo da que- Tuttavia, se non nella sostanza, la situazione sto ampi privilegi sull’uso delle acque. Ven- subì un cambiamento formale nella seconda ne infatti stabilito che gli uomini di Demon- metà del XV secolo, quando gli abitanti di te godessero pienamente del diritto di rippa- Demonte ottennero di poter usufruire di al- gium, «tam in costruzione quorumcumque cuni impianti artigianali collocati nei pressi ingeniorum […], quam in adaquagione fon- della bealera dei mulini. Nel 1465 si aprì in- dorum […], excepta tamen facultate constru- fatti una vertenza con il nuovo visconte Gio- endi molendina ad molendum bladam et 41