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saggi Blythe Alice Raviola to al centro gravitazionale di Torino, nuova instabilità. Il delicato equilibrio s’incrina- capitale sabauda . Più in generale, l’area tut- va con l’infttirsi dei provvedimenti di ca- 5 ta è assimilabile alla categoria di “frontiera rattere statuale, di norma successivi a una interna” che è stata adoperata per indicare svolta istituzionale. Quando Guglielmo I quelle realtà territoriali distanti (come la Gonzaga, negli anni sessanta del Cinque- Sardegna) o contingue (come il Monferrato cento, promosse un’azione di ricognizione e le cosiddette province di nuovo acquisto) e tassazione del Monferrato , il magistrato 11 mai pienamente integrate nel Piemonte del camerale di Casale entrò più volte in lite con Settecento . località e signori renitenti alle nuove impo- 6 Da secoli la posizione intermedia della zona, sizioni di matrice proto-catastale. Tra i più crocevia naturale fra Piemonte, Liguria, ostili si annoveravano già allora i vassalli Monferrato e stato di Milano, sollevava pro- imperiali, come Alfonso Spinola, marchese blemi di ordine daziario, fscale, militare e di Garessio, signore di Dego, Piana e Giu- insieme politico. È suffciente pensare al nu- svalla, che rifutava di pagare il dazio gene- mero elevato di percorsi collinari di raccor- rale, o come i del Carretto titolari dei feudi do fra le Langhe, il contado d’Asti, la Valle di Carcare, Calizzano e Osiglia, legati a dop- Belbo che vi s’insinua, il Monferrato basso pio flo al marchesato di Finale . Un’ulte- 12 (il Casalese) e alto (l’Acquese) e la riviera riore complicazione era data dalle alleanze ligure per cogliere la “centralità margina- strette fra alcuni feudatari imperiali con lo le” dell’area . L’ossimoro vuol tener conto stato di Milano a partire dal XV secolo : sia 7 13 sia dell’effettiva strategicità di questa fascia per i Gonzaga sia per i Savoia il legame cre- dell’odierno Piemonte meridionale sia della ava un impaccio quasi insormontabile salvo sua condizione cangiante nel corso dei seco- poi divenire, per i ministri piemontesi, un li, ma sempre di confne, fra stati e province argomento decisivo a contrasto della diretta di antico regime prima, e fra regioni adesso. dipendenza dall’Impero di quei feudi. Non Proprio le qualità intrinseche di quei luoghi è escluso che in epoca di governo mantova- di passo, collegati fra loro da una rete di no la confusione istituzionale delle Langhe mulattiere e vie carrettabili su cui erano tra- e la velata resistenza albese abbiano impe- sportati – spesso liberi da vincoli o in palese dito il concretizzarsi di una precoce provin- contrabbando – sale, olio e pesce e più tardi cia di Alba: l’idea era stata caldeggiata da tabacco, scatenavano gli appetiti degli stati due membri del Senato di Casale, Siccardi e regionali limitrof e della Spagna che dal- Sordi, intorno al 1589, con il duplice scopo la seconda metà del Cinquecento, lottando di rilanciare la cittadina affitta da un con- per l’acquisizione del marchesato di Finale , siderevole calo demografco e di snellire le 8 puntava in realtà anche al controllo del fa- procedure amministrative secondo il mo- scio di strade che si innestavano sul camino dello di spartizione territoriale adoperato de Flandes e costituivano uno straordinario dai Savoia . Ma Vincenzo I preferì cassare 14 sistema di comunicazione che alternava pic- quest’opzione e mantenere la generica di- cola e grande scala . stinzione tra Casalese e oltre Tanaro, senza 9 Com’è stato rilevato per le Langhe, «le Co- conferire troppa visibilità ai centri più in- munità locali avevano dimestichezza con le quieti come Trino e appunto Alba. molteplici appartenenze dei loro vicini» , il Che proprio i due luoghi siano poi stati ce- 10 che signifca che, almeno durante la prima duti al ducato di Savoia in ossequio al trat- età moderna, terre gonzaghesche, sabaude, tato di Cherasco con cui, nel 1631, si pose imperiali o di giurisdizione mista coesiste- fne alla seconda guerra di successione del vano generando un ensamble articolato e Monferrato, sembra forse meno casuale. I complesso, anche profondamente confit- territori cui appartenevano rientravano nel tuale, ma in qualche modo stabile nella sua novero dei possedimenti ambiti dai Savoia 31
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