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PROSPETTIVE Lorenzo Longo spetto al lato breve e coronamento perime- trale merlato in laterizio con fregio sotto- stante a mattoni posizionati, anche in questo caso, a scaletta. Vi è però una differenza: tra merlo e merlo, è stato realizzato un archivol- to, sempre in laterizio, in modo realizzare un piano di imposta omogeneo per la coper- tura, anch’essa in lose di quarzite. O si tratta di un intervento successivo rispetto alla con- figurazione originaria, oppure la copertura risultava sin dall’origine in vista. Fig. 15. Simulazione grafica dello schema struttura- Schematicamente, la struttura dell’edificio le dell’edificio tardomedievale oggetto di studio consiste in una volta a bot- te a copertura dell’intera profondità del pia- Il piano superiore era concluso dalla coper- no terra, disposta trasversalmente rispetto tura a capriate. Come già indicato, questa alla via. Quasi certamente il collegamento era a capanna a due falde, nascosta dalle verticale era esterno, forse nemmeno in mu- due facciate a vela in testata. ratura, e portava all’accesso posto al primo Nella facciata prospiciente la platea, a segui- piano. La rimozione degli intonaci della vol- to di vari saggi stratigrafici, sono state ritro- ta al piano terra non ha infatti portato a evi- vate tracce evidenti di tre aperture con ghie- denziare eventuali passaggi interni. re archiacute in laterizio. Due sono al se- In conseguenza della necessità di non com- condo piano e una al primo, con una com- promettere lo spazio potenzialmente riser- posizione spaziale simmetrica lungo l’asse vato alle attività commerciali, i collegamen- longitudinale della facciata stessa. ti verticali si sviluppavano sul lato verso i Allo stesso modo, lungo le due facciate orto- cortili, in tangenza alle botteghe e, in ra- gonali alla via, al secondo piano, sono state gione del considerevole spessore delle mu- rature e di alcune labili tracce materiali, si Fig. 16. Monofora rinvenuta murata al primo piano può ipotizzare un collegamento con scala a dell’edificio chiocciola, posta sul lato occidentale . 55 L’orizzontamento del primo piano, grazie al ritrovamento delle mensole d’appoggio nella muratura perimetrale e di due menso- le in legno di rovere nel rinfianco della vol- ta seicentesca, era costituito da un solaio li- gneo, con travi di circa 8 metri di luce di- sposte in modo trasversale. Indicativamen- te, non conoscendo l’interasse tra trave e trave, l’altezza utile delle stesse doveva av- vicinarsi ai 40-45 centimetri, per una lar- ghezza di circa 35 centimetri . La mensola, 56 utilizzata con la funzione di ridurre la luce libera di inflessione della trave e migliorar- ne l’ammorsamento con le murature peri- metrali, ha una forma trapezoidale e termi- na, in corrispondenza sia del raccordo con la trave, sia del piano di incastro nel muro, con due volute. 79