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SAGGI Anna Ciotta Figg. 5 e 6. Nervi. Sezione trasversale del progetto «La Marinella» di G.C. Nicoli, 1933 (ASCG, Fondo Progetti edilizi, prog. n. 91-1934); Sezione longitudinale del progetto «La Marinella» di G.C. Nicoli, 1933 (ASCG, Fondo Progetti edi- lizi, prog. n. 91-1934) che doveva essere portata a quattro metri; tivo, lo rilevò diffidando contestualmente, in l’inizio dei lavori progettuali che dovevano forma verbale, l’architetto Nicoli e l’impresa essere avviati tassativamente entro un anno dal proseguire i lavori. Esso consisteva nel dalla data del decreto stesso e che doveva- fatto che il fabbricato era stato ultimato in co- no proseguire ininterrottamente a pena di pertura a solaio in calcestruzzo armato e che revoca dello stesso; la fine dei lavori che do- superava di 60 centimetri l’altezza progettata veva essere comunicata all’Ufficio di Edilità. per i vari corpi e indicata nel grafico presenta- L’ultima condizione riguardava la destina- to; non solo, ma anche la lunghezza comples- zione d’uso del locale, che non poteva in al- siva in direzione est-ovest risultava di 39 me- cun modo essere mutata senza preventiva tri, e cioè di circa 2 metri in più rispetto, u- autorizzazione comunale. gualmente, a quanto indicato in progetto. In Un secondo impedimento ostacolava la rego- conseguenza, fu inviata alle proprietarie un lare prosecuzione dei lavori: il direttore della atto di notifica in data 5 luglio 1934 della dif- Soprintendenza all’Arte Medioevale e Mo- fida formale dal proseguire i lavori da parte derna-Ufficio per i Monumenti della Ligu- del Reparto Lavori Pubblici dell’Ufficio Am- ria , in data 18 giugno 1934 chiese all’Ispet- ministrativo , motivata dalla rilevazione del- 50 48 torato edilizio del Municipio di Genova di ef- le varianti arbitrariamente apportate al pro- fettuare una verifica per controllare se le pro- getto approvato. Il provvedimento faceva e- porzioni e la struttura del «nuovo impianto spresso riferimento alla richiesta in tal senso della Marinella» fossero rigorosamente ri- ricevuta anche dalla Soprintendenza e con- spondenti al progetto approvato e che, a ogni teneva non solo la riserva dell’adozione di buon conto, si univa in allegato con preghiera provvedimenti sanzionatori, ma anche l’av- di restituirlo corredato dai risultati dell’accer- vertenza dell’invio immediato di una rela- tamento eseguito. Una nuova sospensiva si zione al locale ufficio di Soprintendenza per profilava, dunque, all’orizzonte del progetto. le competenti disposizioni e sanzioni. Con- in quando l’atto conteneva la preghiera di far temporaneamente, e quindi sempre il 5 lu- sospendere immediatamente i lavori qualora glio 1934, il menzionato Ufficio amministra- fosse risultato qualche abuso. tivo informava l’Ufficio per i Monumenti del- L’abuso era stato compiuto: l’Ispettorato La- la Liguria dei risultati della verifica e della vori pubblici con atto del 26 giugno 1934, diffida intimata alle proprietarie. Qualche 49 indirizzato al collaterale Ufficio amministra- giorno dopo, e precisamente il 9 luglio 1934, 13