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       	               La Marinella a Nervi                                                                  SAGGI               Fig. 9. Nervi. Pianta relativa al computo delle superfici evidenziate con colori diversi del progetto «La Marinella»               di G.C. Nicoli, 1933 (ASCG, Fondo Progetti edilizi, prog. n. 91-1934)               stema costruttivo spiega il motivo della mag-   sò che il progetto approvato era stato rispet-               giore altezza del corpo centrale realizzata ri-  tato fino nei minimi dettagli e che, anzi «con               spetto al progetto iniziale, come ebbe a pre-   generoso  zelo»,  la  passeggiata  a  monte  era               cisare lo stesso Nicoli in una nota di riscon-  stata ampliata di un metro e portata a quat-               tro   ad  una  richiesta  di  verifica  della  con-  tro metri, e che, per di più, la distanza della                  57               formità, al progetto già approvato dagli or-    costruzione (lato nord) dal binario della fer-               gani competenti, dell’altezza, proporzioni e    rovia, approvata in progetto in sei metri, era               struttura del nuovo impianto, in corso di e-    stata ampliata di quindici centimetri. Inoltre               secuzione, della Marinella, inviata in data 16   chiarì che l’allargamento di un metro della               giugno  1934  dal  direttore  della  Soprinten-  strada a monte, portata, così, a quattro me-               denza all’Arte Medioevale-Ufficio per i Mo-     tri, rispetto alla previsione progettuale di tre,               numenti della Liguria all’Ispettorato edilizio   avrebbe  apportato  vantaggi  pubblici  mag-               del Municipio di Genova . L’architetto, in-     giori  rispetto  al  lieve  svantaggio  prodotto                                        58               fatti,  in  una  lettera  inviata  alla  Soprinten-  dall’esubero di altezza della costruzione sul               denza il 27 giugno 1934, nel premettere che     lato  prospiciente  la  ferrovia,  rilevato  dalle               il lieve aumento di altezza apportato, senza    autorità pubbliche. L’architetto, tuttavia, ten-               la possibilità di chiedere il preventivo bene-  ne  a  sottolineare  che  le  osservazioni  degli               stare ma con l’intenzione di farlo in un mo-    organi di controllo corrispondevano a verità               mento successivo, in una parte della costru-    ed erano degne di ogni considerazione, ma               zione, era giustificato dall’urgenza di finire i   che le lievi infrazioni riscontrate non erano               lavori  in  tempi  brevissimi  per  l’imminente   frutto di dolo o colpa da parte sua, bensì ad-               inaugurazione del locale (luglio 1934), preci-  debitabili all’urgenza di aprire il locale, alle                                                           16
       
       
     





