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RECENSIONI Recensioni RINALDO COMBA (a cura di, con la dettaglio le turbolente e confuse vicende al- collaborazione di BEATRICE DEL BO, tomedievali della città, gettando nuova lu- RICCARDO RAO), Alba medievale. ce e proponendo nuove ipotesi interpreta- Dall’alto medioevo alla fine della tive a proposito di alcuni temi storiografici dominaziona angioina (VI-XIV di indubbio interesse, quali la nascita del secolo), Famija Albeisa, Alba 2010 castrum vetus, la presenza sul territorio dei (Studi per una storia d’Alba, 5), pp. 496, ill. b.n. e col. Goti (che potrebbe aver lasciato traccia to- ponomastiche nella plebs de Gudega, oggi Gottasecca, attestata nel 998) e poi dei Lon- gobardi, cui possono essere riferiti alcuni reperti archeologici databili al VII e all’VIII secolo e a cui si dovrebbe poter attribuire il trasferimento delle funzioni amministrati- ve a Diano d’Alba, dando così origine a quel comitato Dianensis citato nelle fonti del IX secolo. Ad Alba, comunque, continuava a risiedere il vescovo e, proprio in quell’intorno crono- logico, da recenti studi è emerso come la stessa chiesa cattedrale venisse ricostruita (cfr. E. Micheletto, La cattedrale di San Loren- zo dalla fondazione all’XI secolo: l’archeologia, in La cattedrale di Alba. Archeologia di un can- tiere, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, pp. 50 sgg.). Il tema della presenza vescovi- le albese, del ruolo svolto come polo di co- ordinamento politico del territorio nei seco- li VII-IX, della sua soppressione decretata Il volume, quinto della collana Studi per nel 969 (a causa, raccontano le fonti, della una Storia di Alba, raccoglie una serie di devastazione e dello spopolamento del ter- saggi il cui obiettivo è fare luce su quello ritorio indotto dalle incursioni saracene), che, a ragion veduta, può essere ritenuto il della successiva unione con la diocesi di periodo di massimo sviluppo urbano ed Asti e della sua pronta rinascita al cadere economico di Alba. Sopravvissuta al disfa- del secolo è tema di grande interesse e cimento delle strutture politiche romane, la complessità, da analizzare accostando alle città e il territorio che su di essa gravitava ipotesi avanzate da Settia, anche quanto ri- trovarono la forza di riorganizzarsi attorno ferito da Alfredo Lucioni nel saggio La dio- alla nascente istituzione episcopale. Aldo cesi di Alba dalla scomparsa a fine X secolo alla A. Settia, nel saggio L’alto Medioevo ad Alba: faticosa ripresa nei secoli XI e XII nello stesso problemi e ipotesi (pp. 23-55), ripercorre nel valume (pp. 255-282) e da Francesco Pane- 101
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