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PROSPETTIVE Lorenzo Longo ortodossia cattolica (secc. XVI-XVIII), a cura di M. FRATI- 44 La conquista del Monte Bracco fu una delle pri- NI, Torino 2004, pp. 119-146. me preoccupazioni di Carlo Emanuele I. La vicenda è 32 La famiglia, di nobiltà trecentesca, era originaria di narrata da G. CAMBIANO DI RUFFIA, Historico discorso al Pinerolo, ma sin dal primo Cinquecento suoi esponenti serenissimo Filippo Emanuele di Savoia prencipe di Pie- erano stati chiamati a ricoprire cariche nell’amministra- monte, a cura di F.A. Castellar di Saluzzo, Augustae zione del marchesato. Da allora gli interessi si erano Taurinorum 1840 (Historiae patriae monumenta, progressivamente spostati su Saluzzo. Quando nel 1588, Scriptores, III/1), cc. 931-1422, il quale ricorda come le Carlo Emanuele I di Savoia occupò il marchesato e truppe sabaude si portassero sotto il castello di Revel- l’anno successivo, nel 1589, Revello, Gaspare era fra gli lo e, nonostante la resistenza offerta, i difensori capito- ufficiali che lo accompagnavano, mentre suo fratello lassero rapidamente. Gran parte del merito dell’im- maggiore Giovanni Francesco ricopriva l’incarico di sini- presa è da attribuire ad Ascanio Vitozzi, il quale «ri- scalco per conto del re di Francia. Il duca ricompensò conosciuto dove fosse da piantar l’artiglieria fece di Gaspare con la nomina a governatore di Revello, che, nel modo appianare la strada da Rifreddo sino in cima a 1589, passò a Giovanni Francesco. Emanuele Porporato, quel monte che risvolta al castel di Revello», mettendo figlio del governatore, principista, nel 1643 chiese di po- così le batterie nella condizione di colpire direttamente ter comprare il feudo di Revello, ma ne ottenne un rifiu- il castello stesso, il rivellino ai suoi piedi ed il fortilizio to, e il feudo fu concesso al conte Broglia di Chieri. Noti- detto Bramafame. zie in G. MOMBELLO, Lingua e cultura francese durante l’oc- 45 Si tratta dell’antico campanile della pieve di cupazione, in Storia di Torino, III, Dalla dominazione francese Santa Maria, eretto probabilmente nell’XI secolo. alla ricomposizione dello Stato (1536-1630), a cura di G. RI- 46 I.P. MOROSINUS, Revellum, in Theatrum statuum CUPERATI, Torino 1998, pp. 57-106; G. CAMBIANO DI RUF- regiae celsitudinis Sabaudiae ducis, Pedemontii principis, FIA, Memorabili (1542-1611), a cura di V. Promis, Torino Cypri regis, I, Amstelodami 1862, tav. 67. 1870 (Miscellanea di storia italiana, 9), cc. 253, 264, 277. 47 Archivio Storico del Comune di Revello (di se- 33 G. CASALIS, Dizionario geografico storico statistico guito ASCRevello), Propositari da 1730 a 1735 ca., Scrit- commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna, XVI, ture ed atti della Comunità di Revello, Cat. V/4, Catasto, Torino 1826, p. 508. circolari, m. 789. 34 DELLA CHIESA, Della vita del servo di Dio Giovena- 48 La datazione è possibile grazie a un particolare: le Ancina cit., pp. 88, 93. disegnato sotto il castello, il campanile della pieve di 35 E. STUMPO, Finanza e stato moderno nel Piemonte Santa Maria è raffigurato con il suo orologio, aggiun- del Seicento, Roma 1979, pp. 209-210. to dalla comunità revellese nel XIX secolo: Ibidem, 36 ASTo, Corte, Materie Giuridiche, Senato di Piemon- cat. X/10, Edilizia, m. 849. te, m. 1, fasc. 13, «Giuramento del signor Piscina per la 49 Positivo in triacetato di cellulosa dall’Archivio carica di primo presidente del Senato di Piemonte» (15 Fotografico di Mario Tevino di Revello, Albergo Reale. settembre 1623), f. 69. 50 R. GABETTI, Renaissance Baroque System. L’archi- 37 Archivio Storico del Comune di Carmagnola, tettura del Seicento in Piemonte, in Da Carlo Emanuele I Serie C06, Governo, fald. 69, fasc. 3. a Vittorio Amedeo II, Atti del convegno (San Salvatore 38 DELLA CHIESA, Della vita del Servo di Dio Giove- Monferrato, 20-22 settembre 1985), a cura di G. IOLI, nale Ancina cit., pp. 88, 94. Altre notizie in ID., Relatio- San Salvatore Monferrato 1987, p. 90. ne dello stato presente del Piemonte, Torino 1635, p. 22. 51 H. BROISE, J.C. MAIRE VIGUEUR, Strutture familiari, 39 A proposito della sua attività, si veda C. PROMIS, spazio domestico e architettura civile a Roma alla fine del Gl’ingegneri militari che operarono o scrissero in Piemonte Medioevo, in Storia dell’arte italiana, XII, Torino 1983, dall’anno MCCC all’anno MDCL, Torino 1871, pp. 91-97; pp. 97-160. M. VIGLINO, La cartografia e la difesa delle terre «di qua e 52 ASCRevello, Propositari da 1300 a 1400 ca., cat. di là de’ monti», in Fortezze «alla moderna» cit., p. 26; E. VI/1, Governo, leggi, decreti, circolari, m. 260. LUSSO, Francesco Horologi e gli ingegneri al servizio di 53 Ibidem, cat. V/4, Catasto, 1465-1472, Registro cata- Francia nei decenni centrali del XVI secolo, in Gli ingegneri stale relativo a residenti in Revello ed ai possessi; m. 258. militari attivi nelle terre dei Savoia e nel Piemonte orientale 54 G. Vacchetta. Volontà d’arte: il gusto del particolare, (XVI-XVIII secolo), a cura di M. VIGLINO, A. BRUNO jr., a cura di R. ALBANESE, E. FINOCCHIARO, M. DECOLLO, Firenze 2007, pp. 21-32. Cuneo 1990, pp. 208-225. Il disegno relativo alla casa 40 Saluzzo, Ormea e Cisterna d’Asti. di Revello è conservato presso la Società per gli Studi 41 M. VIGLINO, L’iconografia per le fortezze, in For- Storici, Archeologici ed Artistici della Provincia di tezze «alla moderna» cit., p. 91. Cuneo, FV, Revello n. 1336 (5 gennaio 1905). 42 Cfr. sopra, nota 21. 55 Cfr., sul tema, P. CHIERICI, Cuneo: trasformazioni 43 V. MARCHESE, Memorie dei più insigni pittori, scul- del tessuto urbano tra medioevo ed età moderna, in Radio- tori e architetti domenicani del p. Vincenzo Marchese dello grafia di un territorio. Beni culturali a Cuneo e nel Cunee- stesso istituto, II, Firenze, 1854, p. 300. Ne dà notizia se, Cuneo 1980, p. 125. anche S. RAZZI, Storia degli uomini illustri domenicani, 56 Si rimanda, per dettagli, a P. CHIERICI, Domus e Padova 1587, p. 303. palatia allo scadere del medioevo, in Architettura e inse- 97
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