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RECENSIONI LIDIA BOTTO, MARIA TERESA COLOMBO, un appaltatore d’imposte e di beni pubblici, GIAN MARIO RICCIARDI, Agostino Giuseppe Antonio, ben introdotto negli am- Cottolengo pittore e maestro bienti borghesi e della piccola nobiltà. È il (1794-1853), L’Artistica Editrice, quinto figlio, ma sono sopravvissuti solo due Savigliano 2013, pp. 197, ill. b.n. dei fratelli più vecchi, Giuseppe Benedetto e Cristina che, all’epoca hanno otto e due anni. I figli in tutto saranno ben dodici, ma dei più giovani raggiungeranno l’età adulta solo tre: Teresa, Luigi e Ignazio, entrambi avviati ver- so la carriera ecclesiastica. Agostino frequenta fino al 1810 le scuole del Collegio civico braidese. Il primo maestro d’arte lo trova in casa; è Bernardino Barelli, pittore e stuccatore intelvese, che affitta pres- so casa Cottolengo. Seguito con premura dall’intera famiglia, approda all’Accademia di Torino dove conclude gli studi nel 1815, poco dopo la caduta dell’impero napoleoni- co e il ritorno dei Savoia sul trono. I primi anni di attività sono segnati da committenze saltuarie e poco retribuite. Un po’ di notorietà gliela dà la capitale nella quale, tra 1824 e 1825, ritrae alcuni ecclesia- stici. Risale a quel periodo il primo ritratto a olio del futuro santo. L’influenza del fra- tello certamente favorisce anche la sua bot- tega braidese in cui le committenze, soprat- tutto religiose, crescono negli anni trenta. Legato agli schemi della pittura devoziona- Il pittore Agostino Cottolengo, fratello del le e popolare, Agostino rimane sostanzial- santo sino a oggi non aveva suscitato gran- mente estraneo tanto al mecenatismo della di interessi, oscurato dalla figura del fonda- capitale quanto alle ricche committenze. tore della Piccola Casa della Divina Prov- Nel corso di un trentennio, dal 1821 al 1851, videnza. Si deve al paziente lavoro di ricer- la bottega, presso la sua stessa abitazione, ca di suor Maria Teresa Colombo se la figu- diventa anche sede di una scuola di pittura ra del pittore esce oggi dall’ombra e acqui- e disegno. Il principale discepolo è Miche- sta un proprio spessore. È così nato il libro langelo Pittatore di Asti. Dal 1843 è trasferi- su Agostino Cottolengo pittore e maestro, in ta nel vicino palazzo Alberione, dove va a un’elegante veste tipografica per i tipi del- vivere dopo la morte del padre e la divisone l’Artistica di Savigliano. La biografia com- dei beni di famiglia. Per molti giovani la pleta del pittore è stata curata dalla stessa scuola è la strada propedeutica per l’iscri- suor Maria Teresa, con l’ausilio del giorna- zione all’Accademia. Tra gli allievi anche lista Rai Gian Mario Ricciardi, mentre Lidia Carlo Reviglio della Veneria, futuro architet- Botto ha ripercorso l’itinerario artistico di to, discendente dell’influente famiglia nobi- Agostino. liare braidese. Dal 1842 è consigliere comu- Agostino Cottolengo nasce a Bra il 22 ottobre nale; tra gli altri incarichi, è membro della 1794 nella casa paterna, lungo via San Gio- Commissione per l’esame delle maestre e vani Battista, nel cuore del centro storico, da della Commissione d’ornato. 105
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