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saggi Blythe Alice Raviola Alcuni di essi erano già compresi nel confe- sofferenti verso un’autorità percepita come rimento del Monferrato ai Savoia del 1708 , insolita ed estranea. Al di là di ogni singolo 36 ma le dichiarazioni erano risultate contrad- episodio, la documentazione coeva restitu- dittorie e avevano garantito un ampio mar- isce un’escalation di violenza e di azioni di- gine d’azione anche ai feudatari imperiali, mostrative che giustamente vanno ricondot- i quali, il 29 luglio 1709, si erano visti rico- te alla categoria di faida, ma che richiamano noscere il diritto di continuare a dipendere anche il ribellismo diffuso di altre aree ed esclusivamente («donec aliter») dalla corte epoche. Per intenderci, la Catalogna e la re- cesarea . Ancora nel 1731 Domenico Dona- gione basca nel Seicento, o l’Italia meridio- 37 to del Carretto ebbe conferma delle sue pre- nale dopo l’unità, fatte salve le debite distin- rogative imperiali su Balestrino e Nasino, su zioni e le diverse matrici politico-culturali, metà di Carretto e su quote di giurisdizio- reagirono con comportamenti equiparabili a ne di Arnasco, Alto, Caprauna, Bossolasco, quelli della Langa, confermando in generale Niella, Feisoglio, Albaretto, San Benedetto e la complessità dei processi di assimilazione Monesiglio . statale e i delicati equilibri fra centro (o più 38 Un esempio calzante della resistenza a ol- centri) di potere e periferie. tranza al dominio sabaudo è offerto dal mar- Scorrendo le fonti d’archivio ci troviamo di chesato di Novello, un consortile di origine fronte a ripetuti casi di aggressione armata medievale e di natura pienamente imperiale e di insolvenza fscale ai danni dei rappre- costituito dalla località eponima e dai feudi sentanti cesarei e sabaudi, a conferma di un di Monforte, Monchiero, Sinio e Castelletto. rifuto che, venuta meno anche la garanzia Grazie agli studi di Angelo Torre, le sue vi- generica ma continuativa ottenuta per se- cende sono entrate a far parte di un case hi- coli da Vienna, si manifestava contro ogni story ormai paradigmatico, tutto incentrato forma di autorità esterna. Così, dalla fne sul rapporto controverso e multiplo fra isti- del XVII secolo, gli inviati piemontesi e ce- tuzioni, signorie territoriali, famiglie e par- sarei incaricati di esplorare la zona in attesa rocchie . Le lotte fra i consorti investivano delle sentenze imperiali favorevoli a Vitto- 39 le identità devozionali e la gestione delle ri- rio Amedeo II, s’immersero in una realtà sorse locali, ma avevano pure lo scopo con- ostile e rivendicativa. Nel 1703 l’avvocato sapevole, sottolinea Torre, di conservare le Grognardo stese una memoria sulle pretese giurisdizioni libere da vincoli. Sotto questa esenzioni fscali dei vassalli e sudditi di No- luce s’illuminano le imprese di Carlo Fran- vello e Manforte. Ricordando i «tanti loro cesco e Carlo Costanzo del Carretto, padre e inetti (troppo tollerati) raccorsi a Milano» fglio marchesi di Monforte, a capo di ban- successivi al trattato di Cherasco e alla pace de armate di contadini che agivano ai danni di Münster del 1648, grazie ai quali erano dell’esercito piemontese stanziato in zona rimasti imperiali, suggeriva di far leva sul contro i francesi. fatto che «quelle terre, non che Camerano et Il clima di aspra lotta giurisdizionale inte- altre, erano del contado d’Asti» sin dal con- ressò tanto il circuito locale quanto il go- tratto dotale di Valentina Visconti del 1386 verno e la diplomazia. I vassalli di Novello, e quindi legittimamente appartenenti, in nel corso dei primi vent’anni del Settecento, verità, alla dominazione sabauda. Doveva diedero vita a una sorta di resistenza armata però constatare che era diffcile anche solo ed endemica nei confronti delle incursioni calcolare le imposte dovute da quei luoghi del nuovo potere vigente. Giudici, prefetti, sulla base dei pochi «catastri, quinternet- governatori inviati sul posto furono ripetu- ti vecchi et altre scritture che gl’incendii et tamente attaccati e screditati dai feudatari e le prattiche de’ vassalli et de’ loro aderenti dalla gente di paese, uniti nella difesa delle non hanno consonte o recelate»; senza con- antiche prerogative giuridiche e fscali e in- tare «l’abuso che colà corre di nodari che 37