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Revello: un palazzo per il presidente del Senato Dalle fonti documentarie all’anastilosi virtuale* LORENZO LONGO «Un superiore anonimato regna a Revello, in politico-militare del Piemonte nella prima cui ogni attribuzione è probabile e nessuna metà del Seicento , non è da escludere che il 3 certa, anche quella dei celebri portali mar- duca possa avervi soggiornato. morei di chiese e case private, che concor- Il palazzo non è però annoverato tra i “mo- demente vengono attribuiti a Matteo Sanmi- numenti” di Revello: si tratta di un edificio cheli di Porlezza, ma nessuno è firmato. Così privato, situato nel centro storico a ridosso è per l’architetto della cattedrale dell’Assun- delle propaggini del monte Bracco, che da- ta voluta da Ludovico II nel 1490 circa, ro- ta nelle parti più antiche al cadere del XIV manico-gotica con tocchi rinascimentali, alta secolo e che fu rimodellato in diversi mo- sulla sua scalinata; così per i palazzi signorili menti fino oltre il XVIII secolo. In particola- che conservano vestigia di passate bellezze, re, agli inizi del Seicento, periodo di mas- o in finestre, o in portoni, o in affreschi di simo splendore sia dell’edificio sia del bor- facciate, risalenti a quando la piccola corte go in cui sorge, esso fu oggetto di una serie saluzzese prese a trasferirsi nel nuovo palaz- di adattamenti che ne cambiarono l’aspetto, zo di Revello durante la stagione estiva. E fu arricchendolo dal punto di vista architetto- l’età splendida di Revello, quando la sua nico e decorativo, secondo un programma rocca minacciosa rafforzata ancora da un ri- rimasto immutato fino ai giorni nostri. vellino isolato su di uno spuntone di roccia e La ricerca condotta, pur nel riscontro di detto di Bramafame, seguito da tutto un si- vuoti e lacune, ha portato alla luce una serie stema di fortificazioni che scendeva fino al di documenti manoscritti (lettere, missive e borgo ad abbracciarlo protettore contro ogni patenti ducali, ordinati della comunità di insidia, si era trasformato in ideale deposito Revello), letterari (un’opera scritta a metà per merci di ogni tipo e d’ogni provenienza, del XVII secolo da un giureconsulto milane- destinate ad essere scambiate con il sale di se) e iconografici (vedute di Revello e del- provenza passante per il famoso traforo del- l’edificio in oggetto, un ciclo pittorico di cui la Traversetta. La dogana ivi installata ren- si discuterà in un successivo saggio e un la- deva a meraviglia» . certo di affresco rinvenuto nell’edificio), 1 Il presente saggio riassume una ricerca con- «parti essenziali del mosaico che mi ero pro- dotta su fonti documentarie attraverso le posto di ricomporre» . 4 quali è stata ricostruita la storia, in parte Oltre ai documenti scritti, per comprender- congetturale, di un edificio che temporibus il- ne appieno la storia del palazzo, ho dovuto lis accolse la dimora di un giudice saluzzese, esaminare le vicende politiche che hanno in- nominato presidente del Senato di Torino , teressato il territorio e che, quindi, ne hanno 2 membro nel XVII secolo dell’entourage duca- determinato la costruzione, ricercando ri- le. Grazie a questa nomina e alla situazione scontri materiali negli interventi di restauro «LANGHE, ROERO, MONFERRATO. CULTURA MATERIALE - SOCIETÀ - TERRITORIO», anno IV, n. 7 (2013) - ISSN 2282-6173