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SAGGI Anna Ciotta profilo, ugualmente trilobato, della costru- za di un’adeguata protezione naturale da par- zione. Essa era costituita da un corpo centrale te della scogliera: a differenza del versante lobato, la cui parete, come sopra riportato, era sud-occidentale che invece era protetto da completamente diaframmata con vetrate i cui scogli che svolgevano la funzione protettiva telai erano sostenuti da elementi verticali ci- di barriera naturali contro l’azione del mare e lindrici che interrompevano l’andamento che sono visibili anche attualmente (fig. 18). longitudinale dei telai stessi e che si differen- In conclusione si rileva che quest’ultima strut- ziava dalle pareti dalle due ali lobate laterali tura si presenta molto simile a quella su cui in quanto quest’ultime presentavano soltanto poggiava il precedente locale Al Châlet Mari- finestre a nastro collegate tra di loro da ele- nella (fig. 10). menti cilindrici verticali il cui ordinamento proseguiva in tutto simile nelle altre facciate, compresa quella settentrionale, ove erano po- Situazione attuale della costruzione sti gli ingressi principali. Il suggestivo effetto creato nella facciata settentrionale era ripro- La costruzione è attualmente di proprietà posto in quella meridionale mediante l’inseri- del Comune di Genova . Negli anni settanta 88 mento, parimenti, di aperture a oblò posi- è stata sopraelevata di un piano per ricavar- 86 zionate nella fascia compresa tra il piano sot- ne camere di albergo (fig. 17 e 19). Tale in- tostante il piano terra e la terrazza aperta al tervento, comportando la demolizione delle piano superiore della costruzione e anche tra i terrazze soprastanti che costituivano il tetto due ingressi e i registri delle finestre (figg.4, 6 dell’edificio, ha alterato l’armonia e la grazia e 8). Si deve rilevare a tale proposito un’ulte- delle proporzioni esistenti tra i volumi ton- riore discrasia tra la previsione progettuale e deggianti dei tre corpi e gli spazi aperti delle 87 la fase realizzativa della facciata meridionale terrazze del progetto originario. poiché esse furono ridotte a dieci simmetri- camente posizionate ai due lati della parte centrale continua di detta fascia (fig. 11). Il confronto tra gli elaborati del progetto ap- provato e alcune immagini pubblicate sulla stampa del tempo evidenzia alcune ulteriori varianti apportate alla parte esterna e a quel- la interna della costruzione nella fase esecu- tiva (figg. 3, 4, 5 e 11). Nella facciata meridio- nale, a causa, probabilmente, delle ingenti ri- sorse economiche che occorrevano per inter- venire in un luogo così impervio e a così stretto contatto con il mare e anche per la fretta di aprire il locale in tempi brevi, si ri- nunciò alla costruzione del porticato sopra descritto, realizzando al suo posto una strut- tura in pietrame e muratura per imbrigliare la costruzione alle emergenze rocciose sotto- stanti la terrazza a mare e per sigillare queste ultime all’edificio in modo da farle diventare con l’edificio stesso un tutt’uno. A questo fine la struttura predetta fu dotata anche di con- trafforti aggiuntivi nel suo limite sud-orien- Fig. 15. Nervi. La Marinella, veduta da sud-est della tale (figg. 15 e 16) verosimilmente per l’assen- parete rocciosa e delle aggiunte successive 23
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