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Luoghi di culto e forme insediative un dialogo di reciproca valorizzazione CLAUDIA BONARDI Le intenzioni dichiarate nell’enunciazione L’incremento di valore, a questo proposito, del progetto di ricerca «Insediamenti e luo- poggia sulla coscienza dei possessori del ghi di culto nelle diocesi di Alba, Mondovì bene, in questo caso proprietà ecclesiastica e Cuneo» tendono a un obiettivo affatto e comunità residente – credente o meno – e nuovo degli studi dedicati ai luoghi di cul- sulla notorietà del bene estesa a una comu- to . Infatti il contestualizzare l’edificio reli- nità più vasta. Tra quest’ultima, interessata 1 gioso alla comunità che lo ha voluto e uti- a fruire per tempi brevi del prodotto cultu- lizzato, all’ambiente insediativo che in buo- rale e quelli che indico come “possessori” na parte ha condizionato può segnare un degli edifici religiosi, dell’insediamento e decisivo progresso verso l’integrazione de- del territorio, si crea fatalmente una frattura gli episodi eccezionali (l’opera d’arte, il che non tarda a raggiungere livelli di ten- monumento) al loro ambiente culturale e sione fra conservazione e innovazione in no- naturale. Il valore che questo progetto in- me dello sfruttamento turistico. tende aggiungere al grande patrimonio È il turismo, nelle sue aspettative e nelle dell’edilizia religiosa dovrà emergere dalle sue necessità – mezzi di spostamento, luo- voci degli specialisti attraverso la docu- ghi di sosta, ospitalità, svago – a rimodella- mentazione storica analizzata attraverso di- re inevitabilmente i luoghi del viaggio turi- scipline diverse per le quali il luogo di cul- stico, compresa la vita di chi vi risiede e al- to non è solo monumento architettonico o trimenti opera, oppure vive in funzione di espressione d’arte, ma rappresentazione di quello. Viaggiatore errante, il turista mo- un potere temporale, centro amministrati- derno che vuole scoprire il mondo “altro” vo ed economico, polo generatore della rete del suo quotidiano – oppure vive organiz- viaria e del sistema di servizi comunitari, zato alla scoperta di successivi mondi “al- di gerarchie di valore immobiliare, scuola tri”, dimentico quasi del suo – vuole farlo effettiva di elaborazione culturale e teolo- in modo facile, privo di rischi, con la sola gica; oppure, ancora, residuo frammentario scorta delle informazioni datigli dall’agen- di queste o altre funzioni, rudere di una zia turistica. Alla fine quei luoghi, prestati storia cancellata che va reimmergendosi nel al sogno del viaggiatore, si evolveranno in “paesaggio”. ciò che non erano: in immagine di ciò che il Una nuova analisi critica sulla storia delle turismo chiede e si aspetta. diocesi, storia economica del territorio, sto- Possessori ed enti di tutela possono evitare ria politica e demografica, sono qui indotte il “furto” del patrimonio culturale solo co- a convergere e a far connettere ricerca pura noscendone e apprezzandone il valore; non e ricerca applicata al fine di «fornire uno stiamo nemmeno a discutere se di valore strumento filologicamente corretto per la economico, memoriale, culturale, estetico valorizzazione dei luoghi di culto e dei ter- ecc. Il primo, il più riduttivo, ma anche il ritori in cui essi sono ubicati». solo al momento dominante sulla sorte di «LANGHE, ROERO, MONFERRATO. CULTURA MATERIALE - SOCIETÀ - TERRITORIO», anno II, n. 3 (2011)
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