Page 11 - 03_II_2011
P. 11
SAGGI Claudia Bonardi Fig. 1. Clemente Rovere, Alba, prima metà sec. XIX (Torino, Deputazione Subalpina di Storia Patria, n. 1878). della Chiesa, ma – specie nel caso delle chie- to al volume della cattedrale romanica e al se vescovili – anche della volontà di auto- campanile sullo skyline urbano ed entro la rappresentazione dei committenti laici, fos- conca delle colline che fiancheggiano il Ta- sero essi privati o enti pubblici. naro? E quale fu l’impatto della nuova, alta Qualora si volesse scendere più in dettaglio cattedrale di Novelli, impiantata come un sull’analisi del rapporto tra luogo di culto e castello fortificato nella città di fine XV seco- insediamento, si dovrà accettare per assio- lo, già avviata – ma non ancora conscia – al ma il fatto che non si tratti punto di rappor- declino? Oggi non la si vede lungo le strade to stabile, ma incredibilmente mutevole, per di accesso alla città: suo spazio di pertinenza spazi e valore degli stessi entro periodizza- è solo la piazza, il vuoto urbano entro cui zioni definibili solo con grande approssi- l’hanno isolata i restauratori del XIX secolo; mazione. Un percorso evolutivo indagato ma il turista e il cittadino avvertito devono di recente, ha inquadrato, tra nuovi reperti rendersi conto che quel campanile, ora na- archeologici e una più puntuale esegesi scosto dai condomini degli ultimi cinquan- delle fonti, l’assetto della città di Alba e dei t’anni, fu per tanti secoli segnale topografico dintorni della cattedrale nel secondo mil- del centro di tutta una diocesi, voce di chia- lennio. Se il monastero di Santa Maria del mata agli eventi pubblici della comunità, Ponte era fuori città nel XII secolo e relativo campana del comune autogestito, emblema solo alla funzione di ospitalità che poteva di una continuità di vita dall’alto medioevo assicurare fuori delle mura; se ancora all’ini- in poi. Prima c’era il foro antico nel centro di zio del XIV secolo i conventi dei Domenica- Alba Pompeia, poi sul fronte est di quello fu ni e dei Francescani furono aperti in aree i- costruita la prima chiesa, poi ricostruita e ri- nedificate per promuoverne l’urbanizzazio- costruita una terza volta in un contesto ur- ne, quale consistenza aveva allora la città bano in evoluzione continua; attraverso qua- vescovile di Alba? E quale ruolo fu assegna- li condizionamenti reciproci? 9
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16