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SAGGI Francesco Panero nonché «et in tota eius curte […] et in aliis pertinenciis» (doc. 28), perché tre anni do- po Pietro Costanzo vendeva al comune di Alba tutto ciò che possedeva e che gli era pervenuto per investitura dei beni imperia- li e fra questi appare anche un castrum , che 5 se già non era esistente nel 1194, dobbiamo pensare fosse stato costruito (o ricostruito) dopo la concentrazione dei beni fiscali nelle mani del Costanzo. Anche il marchese Manfredo II di Saluzzo nel 1198 cedeva al podestà di Alba, Leo- nardo della Croce, i diritti che poteva van- tare nel villaggio, nel castrum e nel territo- rio di Marcenasco, diritti che in assenza di altri documenti possiamo far risalire a ces- sioni o a investiture feudali da parte impe- riale agli antenati del marchese; contestual- mente il comune reinvestiva il marchese degli stessi diritti a titolo di feudo oblato . Fig. 1. Il campanile romanico (metà sec. XII) della 6 Da un successivo atto del 1224 sappiamo chiesa dell’Annunziata di La Morra, già pieve di San che il marchese di Saluzzo, in quanto vas- Martino di Marcenasco. sallo del comune albese, possedeva un ter- zo dei diritti signorili su Marcenasco . signorili nel castello e nel territorio di Baro- 7 L’assenza del castello nei documenti ante- lo, collegati con il medesimo feudo di Mar- riori al 1197 potrebbe anche essere connes- cenasco) e alcuni esponenti di famiglie co- sa al fatto che quest’ultimo coincidesse con spicue della città di Alba, come i Cerrato e i il principale nucleo insediativo di Marcena- Corradengo . 12 sco e, nell’ipotesi che le sue origini risalga- Un altro documento del giugno 1200 elenca no all’alto medioevo, come denuncerebbe il i beni che Sismondo e Guglielmo possede- nome stesso della località , si configurasse vano nelle varie località del territorio di 8 più come un piccolo villaggio fortificato – se- Marcenasco . Ne emerge un territorio piut- 13 condo un modello di castrum molto diffuso tosto vasto, comprendente il piano di Ca- nell’alto medioevo – che non come un ca- stiglione (Falletto), il piano di Ulmeta, le lo- 9 stello signorile, che invece potrebbe essere calità di Roncaglia, Serra di Santa Maria, stato strutturato come tale proprio dopo il Plaustra, Sarmazza, Saliceta, Carpanetta, 1194, come si è detto . Cerreto, Campagnole, Albignana, parte di 10 Il documento citato del 1224 menziona vas- Grinzane, di Serralunga e di Verduno; un salli del comune di Alba e concessionari di territorio i cui confini si spingevano sino a terre che potevano vantare diritti nel terri- Pratolungo verso Roddino e che addirittura torio di Marcenasco: fra questi si eviden- registrava appendici fondiarie nel villaggio ziano i domini Guglielmo di Marcenasco (il scomparso di Fravee, presso Mango. quale insieme al fratello Sismondo aveva Si può dunque ritenere che la grande pro- ceduto i propri diritti al comune di Alba prietà fondiaria imperiale distribuita nella per riottenerli poi in feudo) , Nicolao di bassa Langa a sud-ovest della città di Alba, 11 Bubbio, successore del fu Sismondo di Mar- pur avendo il suo baricentro nelle località cenasco, Barosio di Grinzane e il figlio di di San Biagio, Santa Maria e Annunziata di quest’ultimo (il quale vantava anche diritti La Morra – coincidenti con il territorio del ca- 8
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