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Un sistema culturale integrato Beni culturali tra antichità e alto medioevo fra Langhe, Roero e Monferrato ELISA PANERO La valorizzazione del territorio turali come attivatori di processi, non come oggetti chiusi da proteggere escludendoli La valorizzazione e la “fruizione” di un ter- da tutti quei meccanismi di sviluppo che, ritorio dal punto di vista culturale e turisti- proprio se privati del rapporto con la cultu- co passa anche attraverso una visione com- ra, rischiano di essere meccanismi letali per plessiva di quanto esso possa offrire e la il territorio. Territorio e cultura (ossia il pa- “preparazione” a tavolino di un viaggio tra- trimonio di conoscenze elaborate su quel mite lo studio dei suoi paesaggi e dei suoi territorio, e di cui è rimasta traccia) sono in- monumenti. È per questo motivo che la fatti un binomio indissolubile, che va cor- possibilità di poter consultare un sito inter- rettamente valutato e valorizzato. net su cui preparare il proprio itinerario e Il punto di partenza è rappresentato dalla leggere o scaricare materiale informativo, realizzazione di una serie di interventi di ma ben supportato dal punto di vista scien- “recupero” a vario livello dei beni culturali tifico, diventa una interessante opportunità presenti in un territorio. La realizzazione di tanto per gli operatori nel settore dei beni questi interventi deve mettere in moto mol- culturali quanto per i fruitori (residenti, te altre energie, ed è questa attivazione a scolaresche, viaggiatori). determinare lo “sviluppo locale” di cui tan- Un Sistema Informativo Territoriale per l’a- to si parla. rea cuneese tra Langhe e Roero ― con col- Di fatto l’idea di sviluppo trainato dalla legamenti con il Monferrato storico di cui cultura può essere applicata in contesti alcune località sono state parte costitutiva ― molto diversi, ed è sentita molto attuale in rappresenta un supporto per la valorizza- questo momento di crisi generale legato al- zione del patrimonio culturale della zona la globalizzazione, in cui da una parte è sia per la popolazione locale, sia a vantag- molto diffuso il valore della cosiddetta “eco- gio del turismo attraverso le moderne tecno- nomia della conoscenza”, e dall’altra si tor- logie, che possono mettere in risalto tanti as- na a parlare del senso del “locale”, del ra- petti del patrimonio culturale complessivo. dicamento, con la conseguente necessità di L’idea progettuale appare del resto coeren- rielaborare il concetto stesso di identità cul- te con i tempi: poiché le risorse sono in co- turale . 2 stante diminuzione, si devono valutare con Il percorso dal patrimonio culturale allo oculatezza ogni investimento e ogni forma sviluppo è un tracciato tutt’altro che linea- di gestione; si devono ricercare tutte le pos- re, bensì molto articolato, in cui giocano un sibili sinergie tra gli operatori del settore, ruolo preciso molti portatori d’interesse per attivare insomma ogni possibile circolo (stakeholders) in un sistema di interazioni in virtuoso. Si tratta di avere, appunto, una cui la parte più pregiata sono appunto i le- «visione sistemica» , e di pensare i beni cul- gami culturali e il sostrato storico. 1 «LANGHE, ROERO, MONFERRATO. CULTURA MATERIALE - SOCIETÀ - TERRITORIO», anno I, n. 1 (2010)
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