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SAGGI Elisa Panero coli nuclei insediativi diffusi, per lo più di nord, verso Augusta Taurinorum-Torino, sia etnia ligure. È questo il caso dei Bagienni, verso sud sud-ovest, ossia lungo la cosid- stanziati tra il Monviso e i bacini fluviali di detta via delle Gallie. Stura di Demonte e Tanaro e degli ancora Nel territorio pollentino, per esempio, i col- poco conosciuti Ligures Montani, stanziati legamenti con Augusta Taurinorum sono at- nelle valli delle Alpi Cozie e Marittime (fra testati dalla Tabula Peutingeriana, che ripor- i quali si possono distinguere, non senza ta un asse passante per Bra, Cavallermag- qualche difficoltà anche per la non abbon- giore, Racconigi, Carmagnola, Carignano, dante documentazione archeologica presen- La Loggia e Moncalieri. Il percorso è do- te per tali aree, i gruppi dei Soti nel Monre- cumentato, in area pollentina, dal toponimo galese, i Tyrii nell’area di Borgo San Dal- Quinto Bianco, a ovest di Bra (derivazione mazzo-Valle Gesso, gli Epanterii, ipotetica- dall’indicazione ad quintum lapidem, ossia mente situati nell’alta valle del Tanaro e, del miliario posto al quinto miglio di di- forse, del Bormida) . stanza dal centro urbano principale, in que- 5 Su questa maglia insediativa a macchie di sto caso Pollentia). leopardo, l’intervento di Roma a partire dal In secondo luogo, la presa di possesso del II secolo a.C. imprime le caratteristiche tipi- territorio conquistato si attiva con l’orga- che della propria politica di conquista, ri- nizzazione agraria del medesimo attraver- conoscibili in ogni angolo di quello che sarà so la suddivisione in lotti regolari di terre- l’impero romano, ma nel contempo elemen- no, talora assegnati ai veterani di guerra to distintivo e connotante anche del territo- che nei medesimi territori si erano impe- rio tra Langhe, Roero e Astigiano . gnati per la conquista: la centuriazione . 8 6 In primo luogo, la creazione di un articola- L’areale compreso tra Langhe e Roero e par- to sistema stradale, costituito da una serie te del Monferrato era stato assoggettato, di arterie viarie a lunga e a media scala che forse fin dalla fondazione delle città di Pol- collegava i territori di recente conquista lentia, Alba Pompeia, Augusta Bagiennorum e con il centro del potere e, per l’area in esa- Hasta, a una sistemazione agraria (centuria- me, con gli ambienti d’Oltralpe (in parti- tio) che aveva suddiviso il terreno agricolo colare con la Gallia Narbonese), attraverso disponibile in lotti regolari di 20 × 20 actus, quell’insieme di percorsi pedemontani e pari a quadrati regolari di circa 710 metri di montani definiti, appunto, Via delle Gallie . lato . Il territorio in questione, connotato da 9 7 In età romana, infatti, a fianco di percorsi una morfologia collinare e pianeggiante fa- “naturali” di epoca protostorica, si configu- vorevole all’insediamento agricolo, risulta ra la creazione della cosiddetta via Fulvia, così contraddistinto in epoca romana da un costruita intorno al 125 a.C., che da Derto- fitto popolamento rurale, organizzato in na-Tortona (prima fondazione romana do- fattorie, villae rusticae e forse anche in vici, cumentata in area piemontese), attraverso dove il latifondo di medie dimensioni con- Forum Fulvii-Villa del Foro e Hasta-Asti, ar- tinua a essere in parte attivo anche con la rivava a toccare il territorio in cui sarebbero diffusione del cristianesimo. state fondate Alba Pompeia e Pollentia, per L’analisi delle immagini telerilevate (satel- poi dipanarsi in una serie di rettifili minori litari e da bassa quota), la sopravvivenza di che giungevano nel territorio su cui, in età rogge e sentieri interpoderali, unitamente al- augustea, sorse Augusta Taurinorum-Torino. la precisa distribuzione topografica dei re- All’interno di tale ossatura primaria si svi- sti archeologici, permette di delineare un luppa tra tarda età repubblicana e prima quadro articolato, contraddistinto da nuclei età imperiale una fitta rete di percorsi mi- insediativi diffusi sul territorio di piccole e nori o alternativi che connota tutta l’area piccolissime dimensioni, villae e fundi colti- tra Langhe e Roero e si dipana sia verso vati, appezzamenti poderali di non gran- 9
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