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Il castello: strumento di difesa e simbolo dell’esercizio del potere politico* francesco panero Strumento di difesa e di controllo del terri- Fin dal 1154 il vescovo di Asti vantava il torio, il castello appare molto spesso nei do- possesso di almeno una parte del castello cumenti dei secoli XII e XIII come simbolo di Santa Vittoria d’Alba . Tra i signori loca- 2 dell’esercizio del potere: in altri termini, chi li nel 1192 un Raimondo di Santa Vittoria lo possiede o ne controlla anche soltanto una (un probabile vassallo del vescovo) donò parte viene considerato il legittimo detentore al comune di Alba – per ragioni politiche del potere giurisdizionale nella zona (o com- e, presumibilmente, previo pagamento di partecipe di tale diritto). Quantunque non una somma congrua, comunque sottaciuta sia il solo modo di legittimazione dell’auto- nell’atto scritto – tutto ciò che possedeva nel rità pubblico-signorile, né costituisca sem- castello e nella villa Sancte Victorie e nel ca- pre la condizione necessaria per esercitarla, stello di Tavoletum (presso Madonna di Ta- il possesso di una quota di un castello con- voreto, a sud di Sommariva Perno) . 3 sente per lo più a signori e cavalieri di esse- A Santa Vittoria i diritti di Raimondo si ri- re partecipi del condominatus locale. Quindi ducevano appena alla «nona parte di un anche le città cercavano di possedere parte quarto» e a «un quarto di un nono» (di un di un castello o di una torre per rendere più altro quarto) del castello e del villaggio; per tangibile la loro presenza e la loro superio- questo, probabilmente, la presa di possesso rità politico-militare, anche se già avevano da parte di Alba avvenne secondo un ceri- stipulato trattati di alleanza con i signori o moniale molto sobrio; tuttavia attraverso le patti di cittadinatico con gli stessi e con le co- dichiarazioni pronunciate simbolismo e con- munità rurali, o se avevano acquistato i sedi- cretezza si intrecciavano per segnare palese- mi del villaggio su cui risiedevano le singole mente il trapasso definitivo dei diritti sulle famiglie di rustici (nei casi di compresenza fortificazioni e sugli uomini del luogo dal di più signori in uno stesso luogo, il sedime donatore al comune cittadino. Dunque, nel abitativo era infatti il più concreto punto di dichiarare l’entità dei diritti ceduti, Raimon- riferimento per le esazioni fiscali) . do «ordinò» (iusit) ai consoli albesi di entrare 1 in possesso di tutto ciò che aveva nel castello e nel villaggio, dopodiché sciolse dagli ob- Strutture e simboli del potere blighi di fedeltà e di servizio i suoi uomini affinché potessero legittimamente, da quel Emblematica, a questo proposito, è la vicen- momento in poi, prestarli al comune. da che portò i comuni di Alba e di Asti a in- Nel 1198 gli albesi acquisirono in forme simili trodursi, con evidenti contrasti, nel castello un’altra porzione del castello e dei connessi di- di Santa Vittoria, terra di confine tra il po- ritti giurisdizionali, con retrocessione in feudo tenziale distretto albese e quello astese. degli stessi ai donatori . A questo punto anche 4 «langhe, roero, monferrato. cultura materiale - società - territorio», anno V, n. 9 (2014) - ISSN 2282-6173
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