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saggi Francesco Panero Fig. 2. La torre del castello di Santa Vittoria, costruita Fig. 3. Il palacium castri del castello di Santa Vittoria nel 1207 dal comune di Alba. nella sua veste trecentesca. eventi degenerarono in una nuova guerra, nel castello di Neive e ricevendo in cambio che vide contrapposti da un lato Asti, il ve- diritti signorili e allodi che il comune di Asti scovo astese e l’abate di Breme con alcuni si- possedeva nel castello di Barbaresco . 12 gnori locali e dall’altro Alba e una parte dei In tutta questa vicenda non va comunque 10 signori di Bra . Non siamo ben informati trascurata la funzione di alta rilevanza sim- sull’esito di quello scontro armato, tuttavia bolica esercitata dalla costruzione della tor- il comune di Alba poté risolvere la questio- re, il cui controllo divenne essenziale per ne con l’abate di Breme soltanto nel 1218, esercitare il predominio politico : a Santa 13 allorché riuscì ad acquistare dai monaci la Vittoria, infatti, la custodia della nuova tor- metà dei diritti e delle fortificazioni di Santa re spettava direttamente al comune e non ai Vittoria : la legittimazione al possesso del suoi vassalli . D’altronde già nel corso del 11 14 castello (o dei nuclei fortificati) di Santa Vit- XII secolo è alla torre che si presta una par- toria veniva ora dalla stipulazione di un atto ticolare attenzione volendo definire il com- di compravendita che sanciva il passaggio plesso di un centro fortificato. Valga l’esem- di diritti “reali” da una parte all’altra. Si con- pio del castrum di Monfalcone (che si ergeva solidava in tal modo la linea politica seguita nella regione di San Leodegario, presso Che- dagli albesi, che anche in futuro avrebbero rasco). Attestato fin dal 1028, la sua centra- cercato con priorità di fondare il possesso di lità giurisdizionale rispetto al proprio terri- strutture fortificate tramite la stipulazione torio viene sottolineata, in un atto del 1166, di atti di compravendita o di permuta: per dalla locuzione «cum turri omnique onore et esempio, nel 1223 si accordarono con gli districto», dove la torre è tutt’uno con i dirit- astigiani cedendo loro le quote possedute ti signorili esercitati da chi la possiede . 15 11
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